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MONDIALE RALLY

MONTE-CARLO

Il testa a testa fra Sébastien Ogier e Sébastien Loeb finisce nel-

l'ultimo dei sei round della seconda frazione, dopo una dozzina

dei venticinque chilometri della Les Costes-Saint Julien en

Champsaur. Sorpreso da una placca di ghiaccio, l'Extraterrestre

non riesce a evitare di urtare con la ruota posteriore sinistra un

blocco di cemento: la sospensione della DS3 ovviamente non gra-

disce e la vuerrecì si trascina azzoppata verso il fine prova. Il

bilancio è pesantissimo: ai tanti minuti lasciati per strada va ad

aggiungersi la penalità prevista per chi non conclude una tappa

e da secondo a otto secondi dal connazionale con la Polo, il nove

volte iridato si ritrova quindicesimo a dieci minuti e spiccioli. Per

gli uomini della squadra francese è una doccia fredda. Non per

tutti, però. Yves Matton conserva la lucidità necessaria per offri-

re un'analisi corretta: “E' chiaro – dice il condottiero belga – che

tutti noi avremmo preferito un finale diverso. Ma quello che Seb

ha fatto nelle due prove di ieri e nelle prime sette di oggi ha fat-

to un gran bene al morale di tutti noi: ha dimostrato che la nostra

auto è ancora perfettamente in grado di reggere il confronto con

la concorrenza e non è poco”. Già, non lo è. Senza l'apporto di

Loeb, il Monte-Carlo si sarebbe concluso come tanti altri rally del

passato recente. Con il dominio totale delle Polo a rafforzare la

convinzione generale che i tempi belli dell'ultima vuerrecì uscita

dall'atelier di Versailles sono ormai passati. E forse anche quelli

del campione più vincente di ogni tempo. Che invece ha dimo-

strato di essere ancora fortissimo. Divertendosi, dice, ma anche

e soprattutto facendo divertire gli appassionati. Esaltandoli con

i soliti numeri d'alta classe. Prima di mettersi al servizio della

squadra con l'umiltà dei grandi veri. Tagliato irrimediabilmente

fuori dalla lotta al vertice e troppo lontano anche per sperare di

acchiappare una medaglia, s'è imposto un passo meno veloce di

quello che gli aveva permesso di rendere la vita assai dura anche

a Ogier. Ma ampiamente sufficiente a risalire fino all'ottavo

posto. E ad aggiungere altri due successi parziali ai tre collezio-

nati quando era in corsa per l'oro.

“Tornare a respirare l'aria del mondiale è stato bello”, dice a boc-

ce ferme. Aggiunge: “E lo è stato anche avere la conferma che l'an-

nata passata senza correre insieme non ha tolto niente alla com-

plicità fra Daniel (Elena ndr) e me”.

LOEB “SCIVOLA” SUL GHIACCIO

MA SI DIVERTE E FA DIVERTIRE

Sébastien

Loeb