Fastlane Magazine - page 6

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L
La passione lo ha sempre accompagnato,
fin da ragazzino. E dalla sua Bologna era un
attimo arrivare ad Imola o a Misano, per
accomodarsi in tribuna e seguire ogni tipo di
gare automobilistiche. Mai aveva pensato di
poter indossare, un giorno, casco e tuta per
essere lui il protagonista dietro le quinte in
un vero autodromo. Per la serie, mai dire
mai, Daniele Pasquali quel giorno lo ha
trasformato in realtà all’età di 49 anni:
“Provai una Clio al corso di guida sicura di
Stohr, in presenza di Rangoni, e subito in me
è scoccato qualche cosa”, racconta l’oggi
54enne Pasquali, “che mi ha portato ad
acquistare la Renault e ad iniziare a fare una
serie di test. Finché non ho deciso di
cominciare a correre in Clio Cup”.
Com’è avvenuta questa scelta?
“Prima ho sempre seguito le corse da
appassionato e se per caso pensavo di
trasformarmi in pilota, non avevo il tempo e
la forza economica per provarci. Non sapevo
bene cosa volesse dire veramente correre.
Poi, come detto, è arrivato quel corso da
Stohr e tutto si è messo in moto. Ho anche
trovato qualche sponsor che mi ha dato la
possibilità per convincermi definitivamente”.
E come è andata all’inizio?
“Il mio primo campionato mi ha visto
occupare sempre le ultime posizioni e non
poteva essere diversamente. Arrivavo dal
nulla, a 49 anni… La seconda stagione
invece, sono passato dal team Rangoni al
Composit. I fratelli Ansaloni si sono
dimostrati molto comprensivi, bravissimi
nell’insegnare i segreti di guida a un neofita
come me e a creare un gran bell’ambiente
all’interno della loro squadra dove si
collabora costantemente tra i vari piloti che
schierano”.
Sei cresciuto nei risultati, poi questa
stagione sono arrivati bei piazzamenti…
“A Monza mi sono giocato il terzo posto fino
all’ultima curva, ma ho concluso quarto.
Serve cattiveria quando si lotta per le prime
posizioni e quella un po’ mi manca. Poi, ho
ottenuto un altro quarto posto a Vallelunga.
Purtroppo quest’anno nella Clio Cup vi è un
basso numero di iscritti e quindi magari certe
mie prestazioni sono motivate da questa
situazione. Con una griglia più ricca forse
sarei più indietro. Ma quello che è più
positivo, al di là dei piazzamenti finali, è il
distacco che prendo in prova dai migliori che
si è ridotto a mezzo secondo, otto decimi”.
Cinque anni di Clio Cup, sei un affezionato
della serie?
“E’ decisamente il mio campionato. La
macchina è molto divertente, correre in
questa serie non è particolarmente
pericoloso, le gare non sono numerose e
tutte circoscritte in un’area non lontano dalla
Ha iniziato a correre nella serie Clio Cup a 49 anni e oggi a 54 primavere è
uno dei più affezionati piloti della serie, schierato dalla Composit Motorsport
Mai dire mai
L’intervista
Daniele Pasquali
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