Fastlane Magazine - page 14

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Come vengono gestite le partecipazioni
dei piloti tra Eurocup e ALPS?
“Abbiamo sempre guardato al grado di
esperienza dei nostri piloti, riservando
l'Eurocup a quelli più esperti con la sola
eccezione di Egor Orudzhev, che
quest'anno sta correndo anche
nell'europeo per accumulare più
chilometri possibili. In particolare quando
un pilota arriva direttamente dal karting, è
sempre meglio una categoria come
l'ALPS, sia perché c'è leggermente meno
competitività sia per il maggior numero di
chilometri che si possono fare al venerdì
nei test. Ciò permette ai piloti di imparare
meglio le piste e concentrarsi
sull'affinamento della loro guida. In caso
di incroci con la Eurocup, dipende da
dove c'è l'opportunità, quando si corre
insieme e se il circuito può accettare più
monoposto. Ma occorre valutare anche
l'esperienza dei singoli. Per esempio, per
quanto riguarda Luke Chudleigh abbiamo
deciso di aspettare, sarebbe troppo
presto per lui”.
A proposito di Chudleigh, com'è nata la
sua partecipazione?
“Viene dal Canada, dove ha corso in kart
a livello nazionale. Ci siamo incontrati col
suo manager e abbiamo cercato di
trovare per lui la migliore soluzione, ed
essendo al suo primo anno in
monoposto, abbiamo deciso di
concentrarci sull'ALPS in quanto come
detto, è una serie ottima per accumulare
esperienza”.
Come giudica la progressione tra ALPS,
Eurocup e F.Renault 3.5?
“E' un avanzamento naturale. Certo,
dipende dalle qualità personali e anche
dal budget, perché le vetture della
Formula 3.5 sono molto più dispendiose.
Però l'idea è proprio di partire dall'ALPS
per imparare in cosa consiste il lavoro del
pilota e poi affrontare una competizione
più aggressiva. Non è diverso da ciò che
accadeva anni fa con i campionati
nazionali ed europei. E' normale”.
Quant'è cambiato il panorama dei piloti
che arrivano da Paesi lontani, senza
grande tradizione nel motorsport?
“Dal punto di vista della guida, rispetto
a 10 anni fa un pilota che arriva dalla
Russia, ad esempio, ha già la mentalità
di un professionista, conosce le gare,
la tecnica, mentre prima erano più dei
giovani ragazzi a confronto con un
oggetto misterioso. Il presente e il futuro
di questo sport sono legati all'inserimento
di nuovi piloti extra-europei, sia per
l'apertura che caratterizza il mondo
attuale sia perché in Europa, anche per
motivi economici, non ci sarebbero
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