Fastlane Magazine - page 23

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“Eccellente e tengo a sottolineare
che a noi piace considerarci partner
degli organizzatori. Penso che
tutto stia funzionando al meglio e che il
prodotto Michelin non possa essere
soggetto a critiche. Infatti, ritengo che
le nostre vittorie sono silenziose,
ovvero, se nessuno parla di noi significa
che si è lavorato bene e che non vi
sono stati problemi da parte dei team.
E questo per noi è il primo successo.
Fast Lane lavora benissimo, lo dimostra
quel che ha saputo fare in Italia dal
2000 in avanti e come sta agendo da
quando ha lanciato l’ALPS. Non mi pare
che in Italia vi siano altri campionati
per monoposto così robusti, ricchi di
iscritti, con team di alto livello e che
durino nel tempo come quelli di Fast
Lane”.
Come agite quando siete nei paddock
ALPS?
“Ci occupiamo del montaggio
e della bilanciatura degli pneumatici,
prepariamo i fogli per i commissari,
i vari codici a barre. Ogni gomma ha
una sua storia ed è memorizzata in un
particolare data base.
Con i team poi, offriamo assistenza
tecnica e facciamo controlli a campione
verificando le temperature, le pressioni
e quant’altro”.
Come avviene la fornitura gomme da
parte di Michelin?
“C’è un continuo rifornimento di
pneumatici da parte loro, che ci
vengono consegnati con i loro corrieri.
Ma a volte siamo noi che andiamo a
Clermont Ferrand per ritirare il
materiale. Penso che una delle forze
della Michelin sia quello di avere un
unico stabilimento, in Francia, e che
non vi siano delocalizzazioni in giro per
l’Europa”.
Donatello Bardi
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