Fastlane Magazine - page 18

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Tra i team che sono tornati a gareggiare nel
campionato F.Renault 2.0 ALPS organizzato da Fast
Lane Promotion, vi è la Euronova Racing di
Vincenzo Sospiri. Brillante ex pilota, campione di
F.3000 nel 1995, tester Benetton F.1 nel 1996,
sfortunato protagonista del mondiale con la Lola nel
1997, con la quale partecipò al primo evento
stagionale senza qualificarsi poi il team si ritirò
subito, capace di partire al primo tentativo dalla
prima fila alla 500 Miglia di Indianapolis del 1997 e
infine due volte campione Sports Car con la Ferrari
333 Sp, Sospiri da tempo si prodiga nella crescita
dei giovani piloti. Titolare della Euronova Racing di
proprietà di un altro ex pilota di F.1, Taki Inoue,
quest’anno schiera i debuttanti Gregor Ramsay,
Javier Amado e Ukyo Sasahara.
Cosa ti ha spinto a tornare nel mondo della
F.Renault 2.0?
“La Euronova ha da sempre il compito e la volontà
di far crescere e maturare i giovani piloti. Il
campionato ALPS si è sviluppato molto bene fin
dalla sua creazione e oggi offre una monoposto
molto interessante e valida, una organizzazione
eccellente, un parco partenti molto ricco e team
decisamente di alta qualità. Dunque, cosa chiedere
di più?”
Come giudichi la stagione in corso per quanto
riguarda Euronova?
“Stiamo lavorando sodo per crescere sempre più.
Disponiamo di tre rookie, Amado, Ramsay e
Sasahara, che stanno dimostrando di incrementare
le loro prestazioni di gara in gara. Piano piano ci
avviciniamo ai migliori protagonisti del campionato e
questo è già motivo di soddisfazione. Ma dobbiamo
crescere ancora, compiere un altro passo in avanti,
per poter puntare al podio”.
Da sempre Euronova ha proposto piloti giapponesi,
ora Sasahara? Come mai?
“E’ presto detto. Taki Inoue, ex pilota come me, è il
proprietario della Euronova, io gestisco la squadra
in Italia. Quindi lui è sempre molto attento ai piloti
meritevoli che si distinguono in Giappone e quando
ve ne è qualcuno di interessante, lo proviamo. Se ha
le qualità necessarie, se dispone di una buona base
sulla quale lavorare, come accaduto con Sasahara,
allora lo iscriviamo al campionato. In questo
momento abbiamo due piloti giapponesi anche
nell’Auto GP, Sato e Kuroda. Ma può anche capitare
una stagione senza un ragazzo del Sol Levante…”.
Pensi di estendere la partecipazione anche
all’europeo Renault 2.0 il prossimo anno?
“Abbiamo provato a entrarvi quest’anno, ma la
nostra richiesta non è stata accettata. Allora
rimarremo nella sola ALPS anche la prossima
stagione, non ci interessa far parte della Eurocup
perché non si possono svolgere test durante l’anno
agonistico. Come detto, noi alleviamo giovani e
abbiamo capito che è meglio per loro fare il maggior
numero di prove private piuttosto che disputare le
gare dell’europeo, dove sono permesse appena
quattro giornate di test. Facendo soltanto l’ALPS
invece, non si hanno limitazioni e alla fine si
percorrono più chilometri di quelli che si
accumulerebbero disputando la Eurocup. Inoltre,
abbiamo visto che i ragazzi imparano molto di più
con i test. E questo è quello che vogliamo”.
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