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Raffaele Giammaria, come è iniziato il

rapporto con la Tatuus? Che macchine

utilizzate?

«L’accordo è partito nel 2010, quando è uscita

la Formula Abarth. Nell’accordo tra il

costruttore e Aci Csai c’era anche una forma

di comodato gratuito che prevedeva che la

Tatuus ci mettesse a disposizione due Formula

Abarth, quelle con cui ho fatto lo sviluppo

della macchina. Da lì è iniziata una

collaborazione che prevedeva l’utilizzo delle

loro vetture per i nostri corsi federali, per il

super corso federale e per tutte le attività della

Ferrari Driver Academy. Visto che la

collaborazione ha portato buoni risultati,

abbiamo esteso la gestione delle vetture a

macchine non Tatuus, delle Formula 3 di

proprietà della scuola, ma gestite da Tatuus

proprio perché abbiamo reputato i loro

ingegneri e meccanici di ottimo livello e

abbiamo preferito che un’unica struttura

gestisse tutto il parco macchine della scuola

federale. Oggi non utilizziamo più le Formula

Abarth, che è stata sostituita dalla Formula 4.

Abbiamo fatto lo sviluppo di questa macchina

e ai nostri piloti diamo la possibilità di

provarla».

Quali sono i vantaggi della Formula 4 in

un’ottica di apprendimento?

«Partiamo dal presupposto che il livello di

difficoltà delle macchine in uscita dai box è

diminuito. Si frena col sinistro, non si utilizza

più la frizione, c’è il cambio al volante, ma c’è

stato un aumento della capacità aerodinamica

delle vetture ‐ anche se non è tanto il caso

della Formula 4 perché la Fia ha voluto un

regolamento di vettura molto semplice ‐ il che

significa ad esempio che le velocità in curva

sono aumentate. Per quanto riguarda l’utente

iniziale, cioè i nostri allievi alla scuola

federale, sicuramente le vetture sono più

semplici da guidare. Il vantaggio che abbiamo

avuto con Tatuus è quello di avere sempre

macchine fresche, moderne. Ad oggi per

esempio abbiamo tutti gli ultimi step evolutivi

di macchina, e questo solo un rapporto col

costruttore diretto te lo può dare. E’ un grosso

vantaggio rispetto a una scuola che non ha

una collaborazione col costruttore e quindi

compra una macchina a inizio anno e la tiene

poi per 2‐3 anni».

Vi ha convinto anche la capacità di

gestione in pista di Tatuus?

«Certo. Possiamo contare sull’ingegner

Corrado Casiraghi, il progettista di tutte le

vetture, sempre presente ai nostri corsi

federali insieme a Luca Orlandi. La novità del

super corso federale che abbiamo tenuto a

novembre è stata l’utilizzo del prototipo

Tatuus, una vettura che ho sviluppato io nel

2012. Con Tatuus c’è un rapporto familiare ma

che allo stesso tempo mi coinvolge in modo

particolare perché queste macchine le ho

battezzate tutte io, Formula Abarth, Prototipo

e Formula 4».

Ci saranno quindi altri corsi anche con il

prototipo?

«Per il momento partiamo con il super corso

federale, che è il premio riservato ai migliori

Andrea Piccini

e Andrea Russo

Raffaele Giammaria

con Giancarlo Minardi

e Cristiano Del Balzo