arrivato a ottenere buoni risultati; l'anno scorso
ad esempio nella sua classe ha vinto il
campionato italiano Gt. Nel 2015 abbiamo
pensato che valeva investire sul figlio, quindi
abbiamo... parcheggiato il padre, che ora si
concede giusto qualche qualche garetta ma si è
trasformato in team manager del figlio. E' una
bella famiglia, con molta passione. Gente giusta».
Ci racconta quali sono state le tappe della
storia della Antonelli Motorsport che ricorda
con più piacere?
«Ho iniziato come pilota, non avevo però budget
quindi ho deciso presto di scegliermi un ruolo
che mi consentisse di continuare a fare quello
che amo. Nel 1993 mi sono messo al servizio dei
clienti con l'Antonelli Motorsport, e da allora
abbiamo fatto un po' di tutto, vincendo tanti
campionati, ottenendo oltre 250 podii.
Sicuramente le tappe importanti sono state
all'inizio i successi con le piccole vetture turismo,
che ci hanno dato molte soddisfazioni; dal 2001
in avanti abbiamo compiuto passi importanti, ad
esempio costruendo una super‐produzione tutta
nostra per correre contro case ufficiali, ottenendo
piazzamenti e vincendo gare. Poi sono venuti i
trofei monomarca, quello della “147” vinto il
primo anno con Balzan, quindi il Mondiale