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di Marco Cortesi
Continua ad essere un successo il Campionato
Italiano di Formula 4. Nonostante i timori della
vigilia di vedere "diluirsi", con la nascita di
nuove categorie nazionali, il pacchetto di piloti
interessati, il campionato tricolore continua ad
essere un degno capostipite per tutto il
movimento, europeo e non solo.
Anche il cinese Zhou
fra i protagonisti
Al via dei round di Vallelunga e Monza i
pacchetti sono stati di ottima qualità, sia in
termini di scuderie che di piloti, confermando il
trend positivo iniziato lo scorso anno.
Protagonista principale è nuovamente il Prema
Powerteam, che ha messo a segno cinque
successi su sei manche disputate: e se a
Vallelunga era stato Ralf Aron a comandare le
ostilità conquistando gara 1 e gara 3, il cinese
della Ferrari Driver Academy Guan Yu Zhou ha
imposto la sua legge a Monza con una splendida
tripletta, correndo sempre in rimonta e
mostrando le sue qualità anche nei pacchetti di
mischia ravvicinati tipici dei lunghi rettilinei
dell'Autodromo.
Qualità garantita
a budget contenuto
Molto vicino è stato il team Mucke, capace di
strappare un successo in quel di Campagnano
con David Backmann, ma protagonista di ottime
prestazioni anche a livello complessivo col
veloce Robert Shwartzman. Il tutto con gli
inserimenti di altri protagonisti come Joao
Vieira di casa Antonelli, Bar Barouch per il Team
Israel. Finora, il miglior italiano, sempre per il
team Antonelli, è stato Matteo Desideri, classe
1998 alla sua seconda stagione nella categoria.
Un podio per lui. Ma, affrontando un'analisi più
generale non solo la Formula 4 non si sta
ridimensionando e sta proponendo nuovi nomi
di spicco: la varietà di opzioni a disposizione ha
portato ad interessanti incroci. Questo grazie
all'impegno preso da Tatuus e dalle federazioni
nel contenimento dei costi, proponendo un
prodotto tecnicamente eccellete e, soprattutto,
sicuro a budget contenuti.
F.4
Guan Yu Zhou e Ralf Aron
Marino
Sato