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L'intervista/Dakota Dickerson
“Per vincere qui serve la perfezione
”
Abbiamo chiesto al giovane pilota americano di raccontarci la sua esperienza in pista
durante i Cooper Tyres test con la nuova USF‐17
Che sensazioni hai avuto guidando in pista
la nuova Tatuus?
«La mia prima impressione è stata molto
incoraggiante. E' una vera macchina da corsa che
sfrutta le tecnologie più moderne. Elettronica
evoluta, scocca in carbonio, freni maggiorati, e la
lista potrebbe continuare. Il pianale stesso
sembra essere più rigido rispetto alla vecchia
macchina, fatto che ci permette di usare più
velocità nelle curve. Un telaio diverso e il kit
aerodinamico consentono anche velocità di
punta superiori, che è sempre una cosa molto
positiva».
Quali sono gli altri punti di forza della
Tatuus?
«La nuova macchina ha tante cose in più. Il
cockpit è più spazioso, e questo va benissimo ai
piloti più alti come me. Il nuovo cambio al
volante unito ad una trasmissione a sei marce ti
rende la vita più comoda ed è molto morbido
nell'utilizzo. Meccanicamente, è una vettura
molto efficiente in frenata. Lo spazio di frenata è
molto più ridotto a causa della potenza
dell'impianto frenante. Inoltre la macchina ha
molto più grip meccanico rispetto alla vecchia».
Ritieni la “Mazda Road to Indy presented by
Cooper Tyres” il percorso propedeutico più
adatto per crescere i giovani piloti
americani?
«Assolutamente sì. E' l'unica filiera per
monoposto che garantisce un apprendistato in
vista della Verizon IndyCar Series. Ti garantisce
non solo un finanziamento di 2 milioni di
dollari, ma anche la giusta assistenza dentro e
fuori la pista per assicurarti il successo nel
mondo delle corse. Mazda, la Andersen
Promotion e la Cooper Tyres hanno messo
insieme un programma di valore assoluto per
consentite ai giovani piloti di realizzare i loro
sogni».
Ti piacerebbe fare un'esperienza in Europa
nel futuro? Quale categoria ti attira di più?
«Ho avuto la fortuna di assaggiare le gare
europee grazie all'opportunità offertami dal
Team Usa, e mi è rimasto il desiderio di ripetere
l'esperienza. La Formula Ford 1600 nella quale
ho gareggiato è fantastica e vorrei poter correre
in futuro in corse di quel tipo».