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di Jacopo Rubino
Si è conclusa con l’appassionante weekend di Monza la stagione dell’Italian
F4 Championship, che ha consegnato il titolo all’argentino Marcos Siebert
al termine di un intenso testa a testa con l’attesissimo Mick Schumacher.
Ma non è stato tutto qui: quella del 2016 per la serie tricolore si è rivelata
davvero l’edizione della definitiva consacrazione, dopo aver inaugurato la
categoria creata dalla FIA già nel 2014, con un anno di anticipo su tutte le
altre nazioni. Lo schieramento si è attestato con regolarità sopra le 30
vetture, le ormai collaudate e apprezzate Tatuus dotate di propulsore
Abarth, pneumatici Pirelli ed elettronica Magneti Marelli.
A fronte di un pacchetto tecnico tutto italiano (nonché esportato in modo
identico in Germania), a colpire è stata la varietà della griglia: 24 i Paesi
rappresentati, grazie a ben 49 piloti che si sono avvicendati ai nastri di
partenza durante i sette round in calendario. Elevato è stato senza dubbio
anche il livello di competitività, testimoniato dai dieci diversi vincitori,
distacchi quasi sempre serrati e tanti momenti emozionanti. Oltre a
Siebert e Schumacher, portacolori di Jenzer Motorsport e Prema, a
mettersi in evidenza è stato a sorpresa il messicano Raul Guzman, che
insieme al team DR Formula è rimasto matematicamente in lotta per il
trono fino all’ultimo atto. Quinto in classifica generale, l’estone Juri Vips
(Prema) si è invece aggiudicato il trofeo fra i rookies battendo due ragazzi
azzurri: Lorenzo Colombo, che ha corso con BVM e Bhaitech, e Simone
Cunati di VSR.
Mick Schumacher
Marcos Siebert