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MOTO GP
GARA A BRNO
Luigi Ansaloni
Lo avevamo capito da tempo, ma gara dopo
gara il pensiero si sta trasformando in cer-
tezza. Signori, non c’è bisogno dell’Area 51
per cercare la presenza di alieni in terra,
perché uno c’è già e guida la moto numero
93. Marc Marquez sta letteralmente riscri-
vendo quella che era la realtà, la storia delle
due ruote. Il debuttante volante, domina-
tore sempre più della classifica mondiale e
che a Brno ha conquistato la quarta vittoria
consecutiva, la quinta in totale della stagio-
ne (record all’esordio). Mai nessuno, al pri-
mo anno della classe regina, aveva dato
un’impressione così dominante, mai nes-
suno forse aveva avuto un impatto così
devastante. Un meteorite che ha spazzato
via tutte le certezze. Apprendistato? Ma
quandomai. Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo,
secondo e terzo a Brno e inseguitori in clas-
sifica, potrebbero già essersi messi il cuore
in pace. E a ragione. Marquez, 20 anni, rie-
sce ad unire la sana follia della sua età ad
una sagacia tattica incredibile, inimmagi-
nabile solo ad inizio anno. A Brno per tutto
il gran premio ha giocato al gatto col topo
con Lorenzo, che sulla sua Yamaha ha fatto
i numeri per stare davanti alle Honda “spa-
gnole”, ma il “Green Mamba” nulla ha
potuto, alla fine. Sensazionale il primo sor-
passo di Marquez sul campione del mondo:
nelle suemani l’Hrc sembra davvero in gra-
do di fare qualsiasi cosa. Verso l’infinito e
oltre. Tutti gli pronosticano un futuro non
luminoso, di più. L’appellattivo “il più
grande”, ora come ora, appare non esage-
rato, immaginando il resto della sua carrie-
ra. Ma è ancora troppo presto.
ROSSI PLAFONATO
DUCATI ANNASPA
Quello che il più grande già lo è, Valentino
Rossi, purtroppo per i tifosi italiani, ora
come ora non si rispecchia nel presente e
nel futuro, ma nel passato. Il numero 46 è
arrivato quarto, a molta, molta distanza dai
primi tre della classifica. In questomomen-
to Valentino è esattamente questo, cioè la
quarta forza del campionato. Niente di più,
niente di meno. «Ho fatto molta più fatica
di Indianapolis – ha detto Rossi a fine gara
- Loro tre sono andati molto forte, speravo
non di batterli, ma di arrivare vicino, a 2-3
secondi, e invece ne ho presi 10 e non sono
molto soddisfatto». Analisi fredda, lucida e
obiettiva: poco da dire. Come poco da dire
c’è sulla Ducati, con gli italiani Andrea
Dovizioso che ha chiuso settimo e il comun-
que ottimo Andrea Iannone nono. Dopo
questa gara la leadership diMarquez è sem-
pre più evidente in classifica iridata. Ora lo
spagnolo è a quota 213 punti, seguito da
Pedrosa (187) e da Lorenzo (169). Rossi è
quarto a 143 punti. E domenica prossima si
torna tutti in pista a Silverstone.
NELLA MOTO 2
SI RIVEDE KALLIO
In Moto 2 è tornato alla vittoria dopo lungo
periodo il finlandese Mika Kallio (Kalex),
che ha preceduto il giapponese Takaaki
Nakagami (Kalex) e lo svizzero Thomas
Luthi (Suter), In campionato, dopo la gara
di Brno, in testa rimane l'inglese Scott Red-
ding (ottavo al traguardo), con 167 punti,
seguito da Pol Espargarò (quarto in gara),
con 146. Terzo lo spagnolo Esteve Rabat
(settimo in gara), con 122 punti, solo deci-
mo il migliore tra i piloti tricolori, Simone
Corsi, a quota 67. Per quanto riguarda la
Moto 3, se l’è aggiudicata Luis Salom. In
un'entusiasmante volata finale sul circuito
di Brno lo spagnolo dell'Estrella Galicia, che
consolida la leadership in classifica genera-
le, ha battuto il connazionale del Team Cal-
vo Maverick Vinales e il tedesco Jonas Fol-
ger (Mapfre Aspar). QuartoAlexRins, quin-
di Alex Marquez (il fratellino di Marc), Ale-
xis Masbou, Jack Miller, Jakub Kornfeil e
Miguel Oliveira. Decima posizione per Nic-
colò Antonelli, 12° Alessandro Tonucci.
1...,50,51,52,53,54,55,56,57,58,59 61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,...106
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