Italiaracing.net Magazine - page 69

69
anche finanziari, di sponsor e partnership
che erano molto diversi da come avrebbero
dovuto essere e da come sono ora. Non so
dove sarei andato a finire. So solo che ora
sto bene, oltre alle gare riesco ad avere una
serie di grandi relazioni con le persone, ad
aiutarle e ad interagire con la comunità. E
devo dire che per me questo è incredibil-
mente appagante”.
Com'è stato, per uno come te che ha
una formazione 'europea', l'impatto
con gli ovali?
“Alla fine mi sono innamorato delle gare
sugli ovali. Innanzitutto c'è tantissima stra-
tegia. Inoltre occorre essere molto pazienti
e tutto questo nonostante la velocità ed il
fatto che le cose in pista accadano molto,
molto in fretta. Poi, in una gara di 500
miglia, può capitare di commettere un
errore all'inizio, ma riuscire a recuperarlo
migliorando la macchina e trovarsi nella
posizione di sferrare l'attacco quando conta
davvero. Penso che il background europeo
sia stato fondamentale per entrambe le
tipologie di gara. Le corse in Formula Ford
e Formula 3 mi hanno dato, oltre alla tec-
nica, anche il mestiere ed è una cosa che
puoi applicare tranquillamente anche sugli
ovali”.
Quali sono secondo te i punti forti del
pacchetto IndyCar attuale?
“La competizione tra motoristi è una delle
cosemigliori che siano capitate all'IndyCar.
Lavorare con Honda è stato fantastico,
vedere come si possono apportare miglio-
ramenti che poi si traducono in risultati.
Dallara ha realizzato una gran vettura, con
cui si corre bene, mantenendo alto il livello
sia ad Indianapolis sia su un tracciato cit-
tadino o stradale come Lexington”.
Il teamGanassi è tornato al successo
con continuità, qual è stato l'elemen-
to decisivo?
“Come team, non c'è stato un solo momen-
to in cui abbiamo smesso di lavorare, nem-
meno quando le cose non andavano bene.
E, ora che abbiamo avuto diverse vittorie di
fila, non ci siamo sicuramente fermati.
Piloti, meccanici, ingegneri, è questione di
avere finalmente tutti gli elementi al posto
giusto, trovare l'area su cui avevamo più
bisogno di migliorare, trovare la giusta
soluzione col motorista e combinare tutti i
fattori. Il team ha lavorato duramente per
tornare competitivo, e ora che c'è riuscito
non sta certo mollando”.
Con che spirito ti schieri per il finale
di stagione?
“Sembra passato molto tempo da quando
nel 2008mi hanno diagnosticato il diabete,
ma già in quell'anno, al ritorno in pista, ero
stato in grado di finire a podio e mi ero det-
to ‘ok posso farcela ancora’, ma ovviamente
portare a casa una vittoria, la prima poi da
qualche anno a questa parte, mi ha dato la
sensazione di ripagare la fiducia di tutti
coloro che mi hanno aiutato. Questa vitto-
ria incoraggiame e tutto il teama continua-
re a lavorare duramente per continuare sul-
lo stesso percorso”.
1...,59,60,61,62,63,64,65,66,67,68 70,71,72,73,74,75,76,77,78,79,...106
Powered by FlippingBook