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L'ORDINE DI ARRIVO
DOMENICA 1 SETTEMBRE 2013
1 - Simon Pagenaud (Dallara-Honda) - Schmidt - 75 giri 2.16'32"3443
2 - Josef Newgarden (Dallara-Honda) - Fisher - 4"159
3 - Sebastien Bourdais (Dallara-Chevrolet) - Dragon - 7"958
4 - Justin Wilson (Dallara-Honda) - Coyne - 10"759
5 - Simona De Silvestro (Dallara-Chevrolet) - KV - 11"601
6 - Charlie Kimball (Dallara-Honda) - Ganassi - 21"416
7 - James Hinchcliffe (Dallara-Chevrolet) - Andretti - 22"842
8 - Sebastian Saavedra (Dallara-Chevrolet) - Dragon - 25"537
9 - Helio Castroneves (Dallara-Chevrolet) - Penske - 29"311
10 - Marco Andretti (Dallara-Chevrolet) - Andretti - 40"549
11 - Tristan Vautier (Dallara-Honda) - Schmidt - 1 giro
12 - Oriol Servia (Dallara-Chevrolet) - Panther - 1 giro
13 - Ernesto Viso (Dallara-Chevrolet) - Andretti - 1 giro
14 - Ed Carpenter (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 1 giro
15 - Tony Kanaan (Dallara-Chevrolet) - KV - 2 giri
16 - Stefan Wilson (Dallara-Honda) - Coyne - 3 giri
17 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 8 giri
Ritirati
68° giro - Graham Rahal
52° giro - Scott Dixon
42° giro - Ryan Hunter-Reay
22° giro - Dario Franchitti
12° giro - Luca Filippi
7° giro - James Jakes
4° giro - Takuma Sato
Il campionato
1.Castroneves 501; 2.Dixon 452; 3.Pagenaud 431; 4.Andretti 430; 5.Hunter-Reay 427;
6.Wilson 393; 7.Franchitti 388; 8.Hinchliffe 376; 9.Power 371; 10.Kimball 363.
DIXON SFORTUNATO
LO ZAMPINO DI POWER
Perché Dixon, del team Ganassi, nelle ultime due
corse è stato clamorosamente bersagliato dalla
sfortuna in episodi che lo hanno visto contrappo-
sto a Will Power, guarda caso compagno di
Castroneves nel teamPenske. A pensarmale spes-
so ci si azzecca, ma vogliamo sottolineare che a
nostro avviso l’australiano nulla ha fatto voluta-
mente. A Sonoma, si è verificato il contatto tra
Dixon e il meccanico di Power nella fase finale dei
pit-stop. Le piazzole confinano, bastano pochi
centimetri per causare un incidente. Dixon è quin-
di stato penalizzato e dal team Ganassi sono pio-
vute critiche al modo di agire del personale di Pen-
ske, accusato di aver voluto deliberatamente osta-
colare il rilascio di Dixon. Anche a costo di lasciar-
ci la pelle, aggiungiamo noi? Forse Ganassi è
andato un po’ oltre. A Baltimora invece, Power ha
sbattuto contro il muro Dixon in pieno rettifilo,
non avvedendosi che il neozelandese gli era all’al-
tezza della ruota posteriore. Power è un pilota
veloce, capace, ma ogni tanto ha delle gravi man-
canze e per questo non è ancora riuscito a vincere
il titolo nonostante sia stato spesso il primo rivale
dell’ex grande primo attore Dario Franchitti negli
ultimi anni. Domenica scorsa, Power si è spostato
per tentare l’attacco a Sebastien Bourdais che lo
precedeva, senza guardare negli specchietti. Un
errore da principiante che ha rovinato sia la sua
corsa sia quella di Dixon, ancora costretto a una
battuta d’arresto. Punti pesantissimi quelli lascia-
ti sul muro di Baltimora. E Castroneves ringrazia.
LA VERA SORPRESA
SI CHIAMA PAGENAUD
Poi c’è la novità Pagenaud. E’ emerso brillante-
mente nel caos del tracciato cittadino del Mary-
land, ha tenuto duro quando Bourdais lo ha attac-
cato con decisione ed ha regalato al team Schimdt
il secondo successo 2013 dopo quello di Detroit.
Pagenaud se la cavamolto bene in questa tipologia
di pista e potrebbe essere la vera sorpresa del cam-
pionato considerando che due gare si terranno a
Houston. Mentre lo vediamo più in difficoltà a
Fontana, perché non ha pienamente assorbito gli
ovali, territorio amico invece di Castroneves e
Dixon. Per Pagenaud, 29 anni, una sfida comun-
que eccitante, lui che ha appena 34 gare Indycar
sulle spalle e un campionato Champ Car corso nel
2007 (nel mezzo due campionati ALMS vinti) se
la giocherà contro dei veri mostri sacri. Come
Castroneves, 38 anni, 196 corse Indycar più tre
campionati CART, tre vittorie alla 500 Miglia di
Indianapolis, ma nessun titolo vinto, e Dixon, 33
anni, 177 gare Indycar più due anni di partecipa-
zione alla CART e campione Indycar nel 2003 e
2008.