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F. RENAULT ALPS
GARE A IMOLA
Massimo Costa
Doveva essere una pura formalità e così è
stato. Anche se nel clan di Antonio Fuoco
la tensione era comunque alta perché…non
si sa mai, come diceva il saggio allenatore
Trapattoni: non dire gatto se non ce l’hai
nel sacco. Al giovane rookie del teamPrema
occorreva conquistare un solo punto per
laurearsi campione della F.Renault ALPS e
la suamissione è pienamente riuscita al ter-
mine di gara 1 dove si è piazzato al secondo
posto. Una stagione esaltante quella di
Fuoco e certamente inaspettata. Metta la
mano sul… fuoco, scusate il gioco di parole,
chi pensava che il ragazzino della FDA
schierato dal team Prema potesse già pun-
tare al titolo nell’anno del debutto. Nessu-
no, tanto meno nella sua squadra e il
responsabile del programma giovani di
Maranello, Luca Baldisserri. Tant’è che il
piano originale era il seguente: un anno di
ALPS per maturare esperienza, un secondo
anno di Renault 2.0 tra Eurocup e ALPS per
andare alla caccia della vittoria. E invece, è
finita diversamente. Fuoco ha bruciato le
tappe, ha recitato il ruolo di leader fin dalla
seconda prova stagionale di Imola, quando
dopo la vittoria in un certo senso fortunosa
di Vallelunga gara 2, ha piazzato pole e due
successi che non lasciavano dubbi. Da quel
momento tutto è cambiato. Fuoco ha pro-
seguito la suamarcia trionfale, ha ingaggia-
to furiosi duelli con il compagno di squadra
Bruno Bonifacio aMonza eMisano, ma alla
fine il brasiliano, seppur più esperto, ha
dovuto arrendersi. Ha quindi dovuto con-
frontarsi con l’altro ragazzo del team Pre-
ma, Luca Ghiotto, sempre abile nello sfrut-
tare le situazioni, vedi Monza e Misano, e
anche sfortunato in alcune circostanze,
come a Spa. Ma un po’ troppo altalenante
nelle prestazioni globali. Quel Ghiotto che
a Imola ha alzato la voce prendendosi una
bella pole, una grintosa vittoria in gara 1
con pista bagnata e un altro successo nella
seconda corsa. Un pieno di coppe notevole
per il veneto e che non ha offuscato la festa
di Fuoco.
IL CALORE DEI
TIFOSI DI CAIRATI
A seguirlo a Imola sono venuti almeno cin-
quecento tifosi, tutti con maglietta rossa
recante il nome del pilota della Prema, e
con rosse bandierine appositamente realiz-
zate per l’evento finale. Tifosi che arrivava-
no non solo da Cariati, la cittadina di Fuoco
(anche se da gennaio vive stabilmente a
Maranello) e della famiglia che ha accom-
pagnato Antonio in tutte le tappe del calen-
dario, ma per l’occasione si sono aggiunti
altri fans della Calabria e della Germania,
che già erano apparsi nella vicina (per loro)
Spa. Un calore incredibile, francamente
mai visto sulle piste italiane, ma che è stato
estremamente piacevole. Fuoco, sul podio
di gara 1, si è commosso davanti a quel
mare rosso che si era riunito sotto il podio
gridando e cantando il suo nome. Bello.
Il podio di gara 1