72
EUROCUP RENAULT 2.0
ANTEPRIMA MONTMELÒ
ALL’ULTIMO
RESPIRO
Gasly, francese di 17 anni, ha 11 punti di vantaggio sul
britannico Rowland, 21 anni. Per tutta la stagione sono
stati i grandi protagonisti, ora sono giunti all’appuntamento
decisivo che assegnerà oltre al titolo di campione europeo
anche i 500.000 euro per poter fare il salto in Renault 3.5.
Ma attenzione al terzo incomodo Ocon…
Massimo Costa
Un altro anno di grande qualità. Un altro anno
in cui la Eurocup Renault 2.0 propone un con-
fronto tutto da vivere e gustare. E andando a
rileggere le precedenti sfide, i nomi di chi com-
batteva per la vittoria finale, le loro brillanti (a
parte qualche sfortunato caso) successive car-
riere, gli attuali contendenti possono stare
tranquilli. Ma chi sono i duellanti che in Cata-
logna, divisi da 11 punti, cercheranno di suc-
cedere a Stoffel Vandoorne nell’albo d’oro e
intascare i preziosissimi 500mila euro che
vanno al campione per poter poi affrontare la
Renault 3.5? Pierre Gasly, 172 punti, pupillo
della Tech 1, francese di Rouen, ha soltanto 17
anni e la nomea del predestinato. Fin dal 2012,
quando ha debuttato con R-Ace (oggi ART
Junior), il suo vispo volto e i sorprendenti
risultati ottenuti avevano destato la nostra
attenzione. Maturato, cresciuto, Gasly ha tro-
vato in Tech 1 il team giusto per compiere il
salto di qualità sotto l’attenta direzione di
Simon Abadie. Il transalpino ha ottenuto tre
vittorie e tre pole, tre secondi posti, un terzo e
in undici gare su dodici ha concluso in zona
punti. Un solo zero in casella, un errore sciocco
commesso a Mosca gara 2.
Oliver Rowland invece, ha già 21 anni, è inglese
e arriva da Sheffield, ma di fatto ha le stesse
stagioni in monoposto di Gasly: tre. E’ rimasto
a lungo nel mondo del karting, è stato anche
un pilota del programma Junior McLaren
team per il quale ha vinto il premio Autosport
potendo provare la monoposto di F.1, ed è
appoggiato dal britannico Racing Step Foun-
dation. Guida per il team olandese Manor MP
ed ha lo stesso numero di successi 2013 di
Gasly, tre, poi due pole, un secondo e tre terzi
posti. Undici volte a punti su dodici gare, una
battuta a vuota nella seconda corsa di Spa.
Riassumendo, due bei piloti, dalle prestazioni
molto simili. A fare la differenza piccole cose e
gli avversari, numerosi. Non è infatti un con-