28
FORMULA 1
GP ABU DHABI
Massimo Costa
Due domeniche da dimenticare per Nico Hulkenberg e la Sauber. Tra India ed Abu
Dhabi, nessuno punto quando invece il pilota tedesco poteva concludere nella top
ten entrambi i Gran Premi. Se a Greater Noida era arrivato il ritiro per guasto tec-
nico, sul circuito Yas Marina Hulkenberg è uscito dai primi dieci per un drive
through causato da una leggerezza degli uomini del team. In occasione del secondo
pit-stop, Hulkenberg (quinto tempo in qualifica) è stato rispedito in pit-lane men-
tre sopraggiungeva Sergio Perez. Il messicano è stato lesto nel frenare per non
urtare la Sauber del tedesco che così si è beccato l’inevitabile passaggio ai box puni-
tivo. Hulkenberg navigava attorno alla nona-decima posizione, ma la C32 amotore
Ferrari non reagiva comunque come lui avrebbe voluto: “Nelle prove libere e in
qualifica ero molto contento di come reagiva la monoposto, tanto da realizzare il
quinto crono in qualifica, ma fin dal primo giro di gara, ho avuto a che fare con
una vettura completamente differente. Dovevo lottare ad ogni curva, il bilancia-
mento era andato, perduto, ed avevo un gran sottosterzo che non mi permetteva
di chiudere le curve. Poi, c’è stata la penalità che mi ha definitivamente messo ko
chiudendo quattordicesimo”, ha spiegato un dispiaciuto Hulkenberg che per quat-
tro gare consecutive aveva terminato a punti: quinto a Monza, nono a Singapore,
quarto a Yeongam e sesto a Suzuka. Poi, la piccola striscia negativa di India e Abu
Dhabi. Non soddisfatto anche Esteban Gutierrez, tredicesimo: “La pessima qua-
lifica ha condizionato tutta la gara. Ho sostenuto qualche bella battaglia, ma la
strategia non era quella giusta”, ha detto il messicano.
Dopo il ritiro in India, Hulkenberg ha fallito la zona punti
nonostante fosse partito dalla terza fila per un drive
through causato dal team. Ma la sua C32 era tutta un’altra
cosa rispetto alla macchina guidata in qualifica
SAUBER
SPRECA
ANCORA
