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fare niente: siamo stati lenti per tutto il
weekend, non avevamo ritmo, abbiamo
lottato per entrare nel Q3 sabato e in gara
per strappare qualche punto». Punti che
non sono certo venuti da Felipe Massa,
tredicesimo e sempre più triste, solitario
y final, come direbbe Osvaldo Soriano.
Chiedersi se almeno nel campionato
costruttori la Ferrari avrebbe potuto
togliersi qualche soddisfazione in più con
un pilota meno «bollito» di Massa al
volante della seconda vettura, oggi è pura
accademia.
Mera speculazione, a questo punto, è
anche prevedere come sarà il campionato
2014, anche se Stefano Domenicali, forse
per spostare un po’ il discorso dalla delu-
dente stagione in corso, ha già iniziato ad
alzare un sopracciglio. La Pirelli ha in
mente di approntare coperture abbastan-
za “conservative” per il prossimo campio-
nato, in modo da evitare le polemiche
subite quest’anno, e la paura è quella di
assistere ad altri GP con un solo pit-stop
e noiosi come quello di Austin. «Non pos-
siamo permetterci di avere gare senza bri-
vidi per evitare di correre rischi – ha detto
il boss della Ges – è un argomento di cui
dovremo discutere insieme alle squadre e
con la Pirelli nelle prossime settimane.
Non si tratta di favorire un team o l’altro,
ma di fare il bene dello sport in generale».
Un parere a quanto pare condiviso anche
da Chris Horner dalla sponda Red Bull.
«Non vogliamo che tutte le gare siano con
un solo pit-stop – ha dichiarato il team
principal inglese – bisogna trovare l’equi-
librio fra le esigenze Pirelli e la necessità
di avere una varietà di strategie». Sempre
che si sia tutti d’accordo che il “thrill”,
l’emozione di un GP debba essere deman-
dato solo al numero di pit-stop, al mesco-
lone ( e a volte alla confusione) delle stra-
tegie e all’azzardo delle gomme. A casa,
forse, qualcuno la pensa diversamente.
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