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MONDIALE RALLY
MONTE-CARLO
Guido Rancati
A cose fatte dice di non aver mai messo da parte d'idea di
vincere, neppure quando i numeri gli davano torto. Terzo
tempo a diciannove secondi e uno da Robert Kubica nel
primo tratto, quinto a diciassette secondi e sette dallo sca-
tenato polacco nel secondo e ventiduesimo a poco meno di
un minuto e mezzo da Bryan Bouffier nel terzo, alla pausa
pranzo di giovedì Sébastien Ogier era soltanto nono a uno,
diciannove e quattro dal connazionale con la Fiesta. Un po'
per quel numero 1 sulle portiere della sua Polo che, nobles-
se obblige, lo aveva costretto a mettere per primo le ruote
sull'asfalto a tratti innevato delle prime prove, un po' per
una scelta di “scarpe” non proprio felicissima. Ma anche
per una bottarella che poco o tanto aveva modificato l'as-
setto della tedeschina resa vincente dalle intuizioni di Efics
Demaison. E non in meglio. A quel punto il campione del
mondo in carica ha analizzato la situazione con la fredda
lucidità dei grandi veri e da grande vero ha reagito. Battuto
da Jari-Matti Latvala nel bis della Orpierre, ha messo tutti
in riga a Rosan e a La Borel per ritrovarsi quarto a quaran-
tasette secondi e tre dalla vetta, a meno di otto secondi dal
podio virtuale. Pronto a sfruttare le cinque piesse della
seconda tappa per dare l'assalto all'attico della classifica.
Splendido sui quasi cinquanta chilometri della Vitrolles,
battuto dimisura da Bouffier nella Selonnet-Breziers, nella
ripetizione della speciale più lunga del Monte-Carlo ha fat-
to il necessario per rimettere la chiesa al centro del villag-
gio. Per guardare tutti dall'alto, anche lo splendido Bouf-
fier che per provare a resistergli aveva finito con il conce-
dersi un giro di valzer fuori programma.
Preso il pallino, non l'ha più mollato. Ha firmato altri tre
tratti cronometrati, ha superato alla grande l'esame del col
de Turini destreggiandosi alla stragrande nelle due porzio-
ni fradice d'acqua e in quella centrale ricoperta da una buo-
na coltre di neve. Ha costretto pure il più irriducibile dei
suoi avversari a sotterrare l'ascia di guerra. Ha posto le pri-
me, pesantissime pietre sulle quali è più che determinato
a costruire un'altra stagione da dominatore. Ha aggiunto
un'altra perla alla sua collana di vittorie. Il resto sono solo
chiacchiere da bar sport. Che, si sa, lasciano sempre il tem-
po che trovano.
L'ORDINE DI ARRIVO
SABATO 18 GENNAIO 2014
1. Ogier-Ingrassia (VW Polo Wrc) in 3.55'14”4
2. Bouffier-Panseri (Ford Fiesta RS Wrc) a 1’18”9
3. Meeke-Nagle (Citroen DS3 Wrc) a 1’54”3
4. Ostberg-Andersson (Citroen DS3 Wrc) a 3’53”9
5. Latvala-Anttila (VW Polo Wrc) a 6'08”3
6. Evans-Barritt (Ford Fiesta RS Wrc) a 8'37”4
7. Mikkelsen-Markkula (VW Polo Wrc) a 11’42”3
8. Melicharek-Melicharek (Ford Fiesta RS Wrc) a 21’56”2
9. Gamba-Arena (Peugeot 207 S2000) a 23’50”7
10. Protasov-Cherepin (Ford Fiesta R5) a 25’43”1
Il campionato
Piloti: 1. Ogier 27; 2. Bouffier 18; 3. Meeke 16; 4. Latvala 13; 5. Ostberg 12; 6. Evans
8; 7. Mikkelsen 6; 8. Melicharek 4; 9. Gamba 2; 10. Protasov 1.
Costruttori: 1. Volkswagen 37; 2. Citroen 33; 3. M-Sport 10; 4.Volkswagen II 8.
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