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WEC
GARA A SILVERSTONE
FilippoZanier
C'eraunavolta l'Endurance, quelladove le
gare si vincevano con il passo e la costan-
za, dove la preservazione del mezzomec-
canicoerapraticaattuata con cura religio-
sa e dove al pilota con il piede pesante si
preferiva quello con la testa pensante.
C'era una volta, perché oggi non c'è più:
l'Endurance ai tempi dell'ibrido è fatta di
partenze in cui ci si azzanna come se una
corsadi sei ore si vincesse allaprima stac-
cata, edovegiàdalprimogiro, suunapista
umida e con il grip che cambiadi curva in
curva, bisogna comunque tirare come
ossessi fin dai primi metri a gomme fred-
de perché sennò si perde il treno. Un gio-
co allo spasmo, talmente tiratoda portare
un team esperto come quelloAudi a deci-
deredimettere a rischiouna garadi 1000
kmdopo appenamezz'ora di corsa, pur di
provare a prendere un vantaggiodetermi-
nante.
Per i dettagli, citofonare Lucas Di Grassi:
ilpilotabrasilianoèstatovittimadiunodei
pochi errori strategici fatti dal team degli
Anelli nelle ultime stagioni, cioè decidere
di mantenere le gomme slick quando sul
circuitodi Silverstone sono scese le prime
gocce di pioggia. Un vero e proprio azzar-
do,pagatoacaroprezzoconunritiroeuna
monoscocca danneggiata quando la R18
numero 1 è uscita di pista ad alta velocità
alla curvaWoodcote impattando contro le
barriere. Un incidente come tanti se ne
sonovistinelleultimestagioni incui lepre-
stazionidellecoupéLMP1 sonocresciutea
dismisura, ma che di fatto si è rivelato il
girodi boadella gara.
TROPPI RISCHI
PER LE AUDI
Nellostessomomento incui inAudi si sce-
glieva di prendere rischi enormi, infatti, il
team Toyota ha optato per un approccio
diverso:decisamenteprudentesullavettu-
ran°7, quelladiKazukiNakajima, Stépha-
ne Sarrazin eAlexWurz che si era lancia-
ta in testaallacorsadallapole, epiùcorag-
gioso per la n°8 di Sébastien Buemi,
Anthony Davidson e Nicolas Lapierre,
rientratiaiboxpermontare lenuove inter-
medieMichelin. Alla fine la sceltapiùgiu-
sta si è rivelataquest'ultima, tantodaper-
mettereal pilota svizzero, sceltoper il pri-
mostintdigara,diportarsi in testaepren-
dere il largo inpochi giri,mettendo lepre-
messeperunsuccessomeritatissimo.Da lì
in poi, infatti, la gara delle Toyota è stata
una cavalcata trionfale, facilitatadal com-
pleto suicidio sportivoAudi: l'unicavettu-
ra di Ingolstadt rimasta in gara, la n°2 di
Lotterer-Fassler-Treluyer, è infatti finita
fuoridaigiochiacausadiun'uscitadipista
rimediatadal primoal 34°passaggio: vet-
tura insabbiataebenquattrogiripersiper
liberarla, e doppietta regalata alle TS040
Hybrid suunpiattod'argento. Per sancire
il peggior inizio di stagione nella storia
Audi, però, non era ancora abbastanza e
cosìametterci ilcaricodaundicicihapen-
sato Benoit Tréluyer: il francese è volato
fuori pista alla Copse colpendo il guard-
rail interno dopo aver messo le ruote di
destra sul cordolobagnato in cercadi una
lineadi ingressopiùveloce, unerrore tan-
to banale quanto sciocco in condizioni di
pista insidiosecomequelleche si registra-
1...,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39 41,42,43,44,45,46,47,48,49,50,...92
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