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ELMS
GARA A SILVERSTONE
MarcoCortesi
Una vittoria col botto quella di Tristan
Gommendy, Pierre Thiriet e Ludovic
Badey nella 4 Ore di Silverstone, prova
d’apertura della European Le Mans
Series. Il botto però, non è stato il loro,
bensì quellodellaZytek che aveva in lun-
go e in largo dominato la gara, quella di
Harry Tincknell, Filipe Albuquerque e
SimonDolan. Dopouna pole sensaziona-
le fatta segnare dal primo ed un primo
stint tuttodi testadel portoghese, vittima
dell’incidente è stato proprioDolan, uni-
co pilota nonprofessionista dell’equipag-
gio e per questo costretto a guidare per
oltremetà gara. Bravissimo nel gestire la
vetturadurantebuonapartedel suo stint,
Dolanha peccato forse di troppa sicurez-
za quando, alla Chapel, ha tentato di
affiancarsi all’esterno della Ferrari di
Michele Rugolo, che aveva già impostato
la curva. Finito poi fuori pista, sull’erba,
hadisperatamente tenuto il piede sul gas,
perdendo il controllo e finendo nel muro
interno: a parte qualche botta, nessun
danno fisico per lui. Il finale di corsa si è
così risolto in una bella lotta a tre per il
successo, e a prevalere è stato proprio il
teamTDS chedamanualeavevadecisodi
lasciareGommendy, il pilotapiù fortedel
gruppo, per l’ultimo stint. Una scelta fat-
ta proprio inprevisione di eventuali neu-
tralizzazioni a sorpresa. Nonostante le
gommepiùusurate,Gommendyhapresto
raggiunto epassatoMichel Frey, regalan-
douna bella affermazione alla sua scude-
ria, che tra l’altro era alla prima corsa
dopo aver rimpiazzato la Oreca con una
Morgan. Frey, in coppia conFranckMail-
leux,hacomunquemessoalsicuro lapiaz-
zad’onore scontrandosi conGaryHirsch,
terzo con Romain Brandela e Christian
Klien. Più lontana la Zytek di Tom Kim-
ber-Smith, Chris Dyson e del giovanissi-
moMattMcMurry, solo sedicenneea sua
volta costretto, in quanto unico non pro-
fessionista a guidare per gran parte della
corsa. Stessa situazione in casa Alpine,
con Paul-Loup Chatin “stakanovista” per
forza e quinto insieme a Oliver Webb e
NelsonPanciatici.
NELLA CLASSE GT
MONOPOLIO FERRARI
Tra le Gran Turismo, è stato quasi un
monopolioFerrari. A tagliare il traguardo
per primo in classe GTE è stato proprio
Rugolo che, scampato all’incidente di
Dolan, ha passato al re-start AndreaBer-
tolini regalando il successo all’AF corse e
ai due compagni, Matt Griffin e Duncan
Cameron. Nulla da fare per la 458 del
teamSMP cheBertolini divideva conVik-
torShaitar eSergeyZlobin,mentreal ter-
zoposto, unica nonFerrari a conquistare
il podioGT, si è issata laPorsche IMSAdi
NicolasArmindo, RaymondNarac edella
pop-star transalpina David Hallyday. La
bellaprestazionediRugolo inGTEha fat-
to il paio con quella di Alessandro Pier
Guidi, che ha portato il redivivo Team
Ukraineal vertice inGTC. Il successodel-
lascuderiadiRuslanTsyplakovnonèmai
stato in discussione. Oltre a Pier Guidi,
hanno festeggiato Andrii Kruglyk ed il
giovaneSergeyChukanov,mentreOlivier
Beretta, David Markozov e Anton Lady-
gin, hanno terminato secondi. Meno for-
tuna per il secondo equipaggio SMP.
Dopo lagranpoledi LucaPersiani, lavet-
turanonhapotutoprendere il viaperuna
perdita d’olio.
ENTRY-LIST LMP2
SUPERIORE ALWEC
Complessivamente, il debutto 2014 della
categoria ha lasciato una buona impres-
sione,mettendo inmostra piloti di quali-
tà e fornendo anche ai non professionisti
buone chancedi lottareper leprimeposi-
zioni inun contesto “umano". Una carat-
teristica importante in tempi di vacche
magre per il motorsport. Non è un caso
che, proprio nel comparto LMP2, tradi-
zionalmente riservato ai privati, l’entry
list abbia fatto la differenza rispetto a
quella del WEC, con 11 partecipanti con-
tro i quattrodelmondiale.
Secondo posto nel GT per Bertolini
La Ferrari AF Corse vincitrice della classe GT