Antonio Caruccio
C’è grande ottimismo in Marussia dopo la
conclusione del GP di Spagna. Entrambe le
monoposto hanno infatti visto la bandiera a
scacchi, risultato che sembramandare in visi-
bilio non solo i piloti, ma anche l’entourage
della squadra diretta da John Booth. Certo va
datomerito alla vettura rossonera di aver col-
mato il gap con le Caterham, ed in alcuni casi
essersi espressi su tempi gara similari a quel-
li delle Sauber. Questo però sembra più esse-
re un problema della squadra svizzera che un
merito per Jules Bianchi e Max Chilton. Al
francese va però dato atto di essere tornato a
stare davanti al compagno. D’altro canto
Chilton, rispetto ad un 2013 in cui sembrava
essere disperso, si è nettamente avvicinato al
più esperto transalpino nelle prestazioni.
Bianchi ha portato a termine una strategia su
due soste, mentre per Chilton, nel primo stint
di gara, si è di deciso di passare ad una tatti-
ca a tre pit-stop, che non ha però pagato nel-
la battaglia interna. Il tempo perso ha pesa-
to, dando a Chilton una “penalità” in termini
di tempo gara che non ha potuto colmare.
Due sono i giri di ritardo dalle Mercedes al
termine dei 66 passaggi di gara, ed un com-
mento via radio da parte del vincitore Lewis
Hamilton al suo ingegnere al muretto box “Le
Marussia sono ovunque” resterà nellamemo-
ria di questa gara, che forse proprio tanta gio-
ia e soddisfazione alla squadra inglese non
deve dare…
I risultati del weekend
PL1: Bianchi 16° - Chilton 19°
PL2: Bianchi 18° - Chilton 19°
PL3: Chilton 19° - Bianchi 20°
Qua: Chilton 17° - Bianchi 18°
Gara: Bianchi 18° - Chilton 19°
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