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GP2
GARE A MONTMELÒ
Claudio Pilia
Messa in archivio l’apertura del campiona-
to 2014 sul circuito del Sakhir, nel (picco-
lo) deserto del Bahrain, la GP2 Series ha
fatto rotta verso l’Europa, continente nel
quale la serie rimarrà fino alla prossima
trasferta mediorientale di Abu Dhabi, per il
finale di stagione a novembre. L’appunta-
mento spagnolo, sul tradizionale saliscen-
di del Montmelò a Barcellona, è stato tea-
tro come sempre di un grande spettacolo,
ma soprattutto ha fornito le prime impor-
tanti conferme sugli attori impegnati in
pista. La prima arriva direttamente dal
team Carlin, che anche quest’anno ha deci-
so di scendere in pista con tutt’altra inten-
zione che fare il comprimario. La scelta di
confermare l’astro nascente del motorsport
brasiliano, Felipe Nasr, ed affiancarlo
all’esperto compagno di squadra Julian
Leal (un 4° e un 5° posto come auto-regalo
di compleanno!), finora ha dato decisa-
mente buoni frutti: 90 punti, scaturiti
peraltro con due terzi posti, due medaglie
d’argento e una vittoria, quest’ultima del
più giovane Nasr. Il 21enne di Brasilia,
infatti, in gara 2 si è aggiudicato per la pri-
ma volta una vittoria in GP2, con grande
sangue freddo e visione di gara. Partito alla
grande allo spegnimento dei semafori, in
due giri ha conquistato la vetta, facendo un
lavoro perfetto, dopo il quale ha deciso di
preservare le gomme e limitarsi ad argina-
re i timidi attacchi di Jolyon Palmer.
PALMER MATURO
DILLMANN LOTTATORE
Ecco, Palmer. Il britannico, che non sem-
bra aver minimamente patito il cambio di
scuderia sembra aver imparato ad andar
forte usando la testa, soprattutto in gara 2,
dove si è accontentato del secondo gradino
del podio, risultato importante in ottica
campionato, che gli ha permesso di conso-
lidare la propria leadership, a 70 punti. Sot-
to il sole catalano si è fatto vedere eccome
anche Tom Dillmann. Il francese, al quale
evidentemente non è ancora andato giù il
fatto di essere stato appiedato - o meglio
dire, non confermato per il 2014 - dal team
Russian Time a favore di Micth Evans, si è
nuovamente calato nell’abitacolo della Dal-
lara-Mecachrome, stavolta in quello di una
delle due Arden, per sostituire l’assente
Alexandre Negrao, fermato da problemi
fisici. Dillmann ha, quindi, affrontato con il
coltello tra i denti il weekend del suo “rien-
tro” nella serie, seppur temporaneo, non
mostrando alcuna ruggine e, anzi, ha corso
buona parte di gara 1 noncurante del cofa-
no motore svitato (salvo poi essere richia-
mato ai box dai commissari, con una ban-
diera nero-arancio) e non gettando la spu-
gna nemmeno in gara 2, nella quale si è
tenuto alle spalle anche un aggressivo
Arthur Pic. I due non si sono risparmiati,
con il francese di Campos che ha tallonato
Dillmann fino alla bandiera a scacchi, non
riuscendo a cogliere un pesante podio per
pochi decimi.
CECOTTO STRATEGICO
CHE SUCCEDE MARCIELLO?
Ottimi indizi fanno riporre buone speranze
sul portacolori venezuelano della Trident,
Johnny Cecotto, il quale, nella feature race
di sabato, ha costruito la sua vittoria conuna
strategia perfetta e un pit-stop al momento
giusto, a 9 giri dalla fine. Sfruttate appieno
le gomme dure e con un margine sufficien-
te per la sosta, Cecotto è rientrato in pista
con le morbide, dapprima resistendo agli
attacchi di Nasr e poi lanciandosi alla caccia
di Palmer, passando al comando alla fine del
28° giro. Sembra pagare qualche difficoltà
di adattamento, invece, il campione in cari-
ca dell’Europeo di Formula 3, RaffaeleMar-
ciello. Partire dalle retrovie, per “Lello”, è
stato già in passato un problema, che pare-
va superato, ma il salto di categoria sembra
l’abbia fatto riemergere. Vedremo, nel pros-
simo – e atipico – round di Monte Carlo se
la situazione migliorerà…
Sempre a punti Pic e Leal
1...,44,45,46,47,48,49,50,51,52,53 55,56,57,58,59,60,61,62,63,64,...94
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