Italiaracing.net Magazine - page 40

40
MONDIALE RALLY
ITALIA-SARDEGNA
Guido Rancati
Sei parole seguite da quattropunti esclamativi: “Quar-
ta vittoria della stagione inSardegna”, posta Sébastien
Ogier sulla sua pagina facebook prima ancora di tor-
nare per l'ultima volta del fine settimana ad Alghero.
Ma dopo essersi lasciato alle spalle anche l'ultima del-
le diciassette prove speciali in tabellone. L'asso fran-
cese non l'ha fatta sua. Battuto nella Power Stage che
ha chiuso ledanzedaAndreasMikklsenedaJari-Mat-
ti Latvala, s'è dovuto accontentare di raccogliere un
solopunto supplementare.Manon sene lamenta. Alla
fine di una delle gare più sofferte da lui disputate da
quando è ai vertici, ha vinto e tanto gli basta: “Ieri ave-
vo dovuto darmi molto da fare per mettere pressione
su Jari-Matti e la cosa ha pagato”, osserva a bocce fer-
me. Aggiunge: “E' geniale”. Lo è davvero, c'è davvero
della genialità nel modo in cui il re e signore dei rally
di queste stagioni ha conquistato il suo ventesimo oro.
C'è la sua voglia di provare a vincere sempre e comun-
que, quella voglia che da sempre e per sempre divide
i campioni veri, assoluti, totali dai ragionieri del volan-
te. C'è la capacità di imporre la propria legge anche
quando, per unmotivo o per l'altro, farlo è decisamen-
te più complicato di quanto aveva immaginato alla
vigilia.
Era sbarcato sull'isola dei Quattro Mori, il transalpi-
no, con in testa più di una mezza idea di mettersi tut-
ti dietro. Magari non da subito, non dalla poco sapida
kermesse disegnata sul porto di Cagliari e nemmeno
nel primo giro di prove sulla terra sarda, ma almeno
in quello successivo. Quando, pensava, essere il primo
sulla strada avrebbe smesso di essere un handicap
insormontabile. E invece venerdì sera s'era ritrovato
ancora dietro al finlandese armato come lui. Di venti-
due secondi e quattro: non tantissimi, in assoluto, e
tuttavia sufficienti a convincere parecchia gente che
avrebbe sceltodi disinteressarsi all'uovoper avvicinar-
si di un altro po' alla gallina. Il primo responso del
sabato era parso confermare che effettivamente aves-
se scelto di accontentarsi: di nuovo battuto da Latva-
la, il suo vantaggio era arrivato a sfiorare il mezzo
minuto. Per tornare a scendere sotto i venti secondi
dopo il primo dei due passaggi sulla prova veramente
speciale di monte Lerno. Malgrado l'equivoco causa-
to da una comunicazione equivocata. Aggredendo i
quasi sessanta chilometri del tratto-simbolo di questa
edizione dell'appuntamento isolano, gli era parso di
intendere che il suo compagno di squadra fosse fermo
e aveva alzato il piede. Così invece non era: allertato
da una spia che le temperature d'esercizio del quattro
cilindridellasuaPoloeranosaliteoltreillimitediguar-
dia, il leader aveva solo abbassato il ritmo per qualche
chilometro. Per tornare a pigiare forte sul chiodo nel-
l'ultima porzione e contenere i danni. Altro giro, altro
regalo. Solo per Ogier, però. Velocissimo nel bis della
monte Olia, in quello di monte Lerno ha cercato e tro-
vato il modo di portare l'affondo decisivo. Aiutato in
qualche modo dall'errore del suo unico (e sempre più
teorico) rivale nella corsa al titolo che, sotto pressio-
ne, avevaesageratoun tantinoe s'era ritrovatoconuna
gomma squarciata.
Finalmente in testa con un minuto e passa su Mads
Ostberg, il ragazzone delle Hautes Alpes ha sotterrato
l'ascia di guerra. Ha santificato la festa osservando con
un certo interesse il testa a testa fra i suoi due insegui-
tori per la medaglia d'argento. Ha evitato le ultime
trappole. Ha vinto ancora.
1...,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39 41,42,43,44,45,46,47,48,49,50,...94
Powered by FlippingBook