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MASTERS F.3
GARA A ZANDVOORT
MINI LAUREA
PER VERSTAPPEN
Il tradizionale appuntamento estivo della categoria cadetta è stato snobbato da tutti i
team della serie europea per via della vicina concomitanza con la lunga trasferta in Russia,
dove si correrà questo fine settimana. Il giovane olandese però non è voluto mancare
ed ha siglato l’ennesima vittoria battendo un parco partenti veramente ridotto al lumicino
Antonio Caruccio
Primo. Max Verstappen potrebbe anche permettersi di farsi
chiamare così ormai. Sei vittorie di fila nella Formula 3 euro-
pea, successo nel Masters di Zandvoort e primo in una lunga
serie di classifiche e statistiche, che ribadiscono ancora una vol-
ta quanto il giovane olandese sia uno degli astri nascenti del
mondo delle competizioni motoristiche. Ventuno anni dopo il
papà Jos, Max è il primo pilota della “seconda” generazione a
conquistare questa gara unica nel suo genere, e che seppure nel
suo anno di magra, con sole 11 vetture al via, ha richiamato
14.607 spettatori sul tracciato per festeggiare il successo di Ver-
stappen. Un successo forse in un certo senso annunciato, per-
ché la concorrenza in gara ha dimostrato di non essere all’al-
tezza del sedicenne che, grazie proprio alla sua età, è divenuto
anche il più giovane vincitore di questa corsa.
IL PILOTA
DEI RECORD
Ma non solo: Max ha regalato la prima vittoria al teamMoto-
park, con cui ha disputato questa gara, mentre nella FIA For-
mula 3 corre con Van Amersfoort, ed ha anche conquistato il
primo successo per un motore Volkswagen, interrompendo
un monopolio Mercedes che durava dal 2003, quando Chri-
stian Klien regalò alla casa di Stoccarda la prima vittoria nel-
l’albo d’oro. Solo Jules Szymkowiak aveva messo in dubbio il
predominio di Verstappennel primo turno di qualifica, dispu-
tato sul bagnato, quandoMotopark aveva optato per un asset-
to troppo morbido. La squadra tedesca però, che da quando
si è ritirata dalla GP2 (curava la parte tecnica del Russian
Time) ha fatto un importante investimento nella Formula 3
nazionale, ha dimostrato tutto il proprio valore dando a Max
una vettura perfetta per la sessione di prove cronometrate
disputatesi sabato pomeriggio con l’asciutto rifilando a Sam
MacLeod 620 millesimi di ritardo. La gara dell’inglese non è
però durata che pochi metri perché è stato tamponato da
Szymkowiak alla prima curva, venendo spedito in ghiaia.
L’olandese aveva concluso il Masters, ma subito dopo il podio
è stato acciuffato dai commissari sportivi che gli hanno dato
venti secondi di penalità per la scellerata manovra nei con-
fronti del compagno di colori in seno al team Van Amersfo-
ort. Un vizietto quello di Szymkowiak che mette in mostra
anche nel FIA F.3…
SCHOTHORST SUL
PODIO AL DEBUTTO
Sul secondo gradino del podio è così salito un altro dei tanti,
ben cinque, piloti di casa: Steijn Schothorst. Dopo essere sta-
to penalizzato al termine della qualifica e costretto a partire
dalla quarta fila, il più giovane di una delle più numerose
famiglie da corsa del mondo del motorsport ha così collezio-
nato al debutto nella categoria un’importante piazza d’onore
per il team Performance. A chiudere il podio uno dei prota-
gonisti della Formula 3 tedesca, il malese Nabil Jeffri, che
regala così la seconda coppa al team Motopark. Quarta piaz-
za per la meno competitiva delle vettura della squadra tede-
sca, quella affidata all’olandese Indy Dontje, che nonostante
il giro veloce conquistato nel corso dell’ottavo passaggio, non
è mai stato in grado di impensierire gli avversari, conquistan-
do la posizione solo grazie alla penalità di Szymkowiak.
INGLESI POCO
BRILLANTI
Non hanno brillato nemmeno i protagonisti della Formula 3
inglese. Il leader di campionato Martin Cao, portacolori del-
la Fortec, non è infatti andato oltre la sesta piazza, preceden-
do d’un soffio Nikita Zlobin. Il russo, in seno all’italiana com-
pagine dell’ADM, ha completato una buona rimonta al termi-
ne di una difficile qualifica, che lo ha visto chiudere con segno
positivo un weekend altalenante. “Niki” infatti si era insab-
biato nel corso del primo turno dopo aver ottenuto un ottimo
riferimento nel primo settore, ma era stato l’unico a non esse-
re rimesso in pista dai commissari. Una situazione certo biz-
zarra, che ha così impedito al giovane russo di mostrare il pro-
prio potenziale, emerso però in gara quando ha rimontato
dall’ultima fila sino al settimo posto.
