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nendovi per tutti i 30’ della sessione.
Imbattibile. Come pareva imbattibile
durante gara 1. Una partenza finalmen-
te perfetta lo ha proiettato in testa con
diversi metri di vantaggio sul gruppo già
alla prima curva. Jolyon Palmer, che
scattava dalla seconda piazzola, ha pati-
nato non poco perché dalla sua parte
l’asfalto era ancora umido, al contrario
la posizione di Marciello era asciutta.
L’italiano del Ferrari Driver Academy
ha spinto forte con le gomme medie,
destinate però a cedere dopo pochi giri.
Marciello è riuscito a tenerle in vita fino
al 10° giro quando Palmer, con pneuma-
tici duri, lo aveva ormai raggiunto. Tor-
nato in pista con le Pirelli hard, si è
dovuto liberare di Jon Lancaster, poi ha
raggiunto Rio Haryanto. Era dodicesi-
mo quando senza preavviso, il cambio
della Dallara della Racing Engineering
lo ha tradito. Marciello ha rallentato e
non gli è rimasto altro che parcheggiare
nella bella erba verde molto british, la
sua vettura. Poteva cogliere la prima vit-
toria Marciello? Palmer e Mitch Evans,
si sono fermati al 19° e 20° giro ed ave-
vano avuto pista libera in quelle nove-
dieci tornate. Marciello invece, aveva
perso qualche secondo con Lancaster e
lo stesso stava accadendo con Haryan-
to, piloti che difendevano la loro posi-
zione. Difficile poter dire se al rientro
dal loro pit-stop Palmer ed Evans pote-
vano ritrovarsi alle spalle di Raffaele. Di
sicuro, l’italiano se la poteva giocare
fino alla fine, invece era dietro a un rail
a rimuginare sulla grande occasione
sprecata.
DE OCCASIONE
(SPRECATA)
Il momento del ritiro di Marciello
1...,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44 46,47,48,49,50,51,52,53,54,55,...92
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