Italiaracing.net Magazine - page 7

Stefano Semeraro
Rooney & Co. subito cacciati dai Mondiali
di calcio, Andy Murray eliminato in fretta
a Wimbledon, la squadra di cricket umilia-
ta dallo Sri Lanka. E Mark Cavendish fuo-
ri dal Tour de France – che per giunta que-
st'anno partiva proprio nel Regno Unito.
Una vittoria di Lewis Hamilton era quello
che serviva all'Inghilterra dello sport
depressa da un'estate nera, e lui non l'ha
delusa. Così il monello di Stevenage è pas-
sato “from zero to hero”, come titolavano
ieri i quotidiani del suo Paese, da pilota
“fuori di testa” come lo aveva definito Jac-
kie Stewart dopo il flop del sabato – con
quell'ultimo giro di qualifiche malaccorta-
mente abortito e la sesta posizione in gri-
glia – a fuoriclasse salvatore della Patria.
Merito sicuramente suo, campione d'altri
tempi nel bene e nel male, nei pregi e nei
difetti. Ma anche “colpa” di Nico Rosberg
e soprattutto della sua Mercedes, che per
la prima volta nella stagione lo ha lasciato
a piedi, e a becco asciutto. Hamilton, che
in passato aveva mugugnato per i guai tec-
nici che parevano tormentare solo lui, ha
così raccolto l'ottavo successo della Stella
in nove gare, e il suo secondo a Silversto-
ne, riducendo a quattro punti il distacco
dal compagno di squadra nella classifica
del campionato.
«Sabato notte ho passato molto tempo con
mio padre e mio fratello Anthony – ha rac-
contato Hamilton – perché dovevo risolle-
varmi dopo la figuraccia che avevo fatto,
deludendo i fan. Nelle ultime due gare
potevo fare la pole e ho fallito, non voglio
ritrovarmi mai più in situazioni del genere
in futuro. Trasformare quel vuoto in qual-
cosa di positivo era la mia priorità».
Dicono che alla Mercedes, dopo l'addio di
Brawn, Hamilton viva da 'sopportato'. Niki
Lauda in particolare non lo ama, ai vertici
di Stoccarda un successo del tedesco
Rosberg sarebbe probabilmente più gradi-
to. Ma ad abbattere Nico è stato il “fuoco
amico”, ovvero il cambio della suaW05 che
al 29° giro si è bloccato quando il leader del
mondiale era lanciatissimo verso il succes-
so proprio davanti al suo scalpitante com-
pagno. «Cercavo il duello ravvicinato con
Nico, in futuro farò in modo che avvenga»,
ha ringhiato battagliero Hamilton, che
partito dalla terza fila era risalito al secon-
do posto con una gara brillante, capace di
incendiare i 120 mila di Silverstone, ma
che pareva destinata a concludersi comun-
que dietro Rosberg. Fortuna del resto,
Hamilton l'aveva già avuta nel duello ruo-
te contro ruote con Sebastian Vettel alla
curva sei, poi in occasione del restart dopo
il botto di Kimi Raikkonen che l'aveva visto
già in quarta posizione. «Vincere davanti
al pubblico di casa è la cosa più bella – ha
aggiunto Hamilton – ovviamente lo stop di
Nico è una disdetta per il team, e non mi
auguro mai che il mio compagno debba
fermarsi, voglio duellare con lui, ma ci
saranno occasioni. E' stato unweekend che
ho passato sulle montagne russe, un bravo
va ai tecnici di Brackley e Brixworth».
La rivincita, fra l'altro, si correrà in Germa-
nia, a Hockenheim: più casa di Rosberg
che di Hamilton. «Perdere tanti punti per
il Mondiale è un peccato – ha detto Nico –
nel giro di istallazione avevo avuto dei pro-
blemini, poi dal dal 20esimo giro il cambio
ha iniziato a fare le bizze. Ho provato a
variare alcuni settaggi, a lasciar passare
Lewis e arrivare alla fine, ma non è anda-
ta bene. La macchina resta la più veloce di
tutti, e non vedo l’ora di correre sulla pista
di casa mia e della Mercedes”. Paddy Lowe
ha sottolineato che per i due piloti («i
migliori de mondo, abituati sempre a sfi-
darsi spalla a spalla») erano state studiate
strategia di gomme diverse, più a “presa”
rapida quella di Rosberg, più “lenta” in
vista di una serrata finale quella di Hamil-
ton. E anche Toto Wolff ci ha tenuti a usa-
re il misurino verso i suoi due pupilli, esal-
tando la capacità di reazione e lodando la
professionalità con cui Nico «ha accettato
il ritiro, sapendo che fa parte delle corse e
che davanti a noi c'è una stagione ancora
lunga». Piena di altre sfide. Di altri duelli.
Magari di altre vendette.
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