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FORMULA 1
IL FATTO
Massimo Costa
Carlos Sainz con la Caterham? La notizia
emersa negli ultimi due giorni ha suscitato
non pochi interrogativi. Perché la nuova
proprietà della squadra inglese di F.1 met-
terebbe a piedi l'esperto Kamui Kobayashi
per dare spazio a un debuttante? Che
andrebbe ad affiancare il rookie Marcus
Ericsson? Perché la Red Bull sarebbe
disposta a cedere uno dei suoi più interes-
santi prodotti del vivaio a un team abbona-
to all'ultima fila nel mondiale F.1? Abbia-
mo allora cercato di trovare qualche rispo-
sta.
La Caterham, secondo indiscrezioni raccol-
te da Italiaracing, deve saldare il conto pre-
sentatogli dalla RedBull per la fornitura del
cambio (si parla di tre milioni di euro). Per
trovare una soluzione alternativa, Colin
Kolles, a capo della nuova cordata della
Caterham, si è rivolto ad Helmut Marko
(responsabile del programma Junior Red
Bull) offrendogli il sedile di una delle sue
due CT05-Renault. Operazione che ricorda
quella compiuta nel 2011 dallo stesso Kol-
les quando era al timone della HRT, con la
Red Bull che gli cedette a metà stagione
Daniel Ricciardo mentre correva in World
Series Renault, per maturare esperienza
nel mondiale F.1. L'anno seguente l'austra-
liano era poi passato alla Toro Rosso.
La Caterham per far spazio a Sainz appie-
derebbe, come detto sopra, Kobayashi che
evidentemente ha portato un budget infe-
riore a quello di Ericsson. Marko e Sainz ci
stanno pensando, ma per completare la sta-
gione in F.1 servirebbe un budget ulteriore.
La Red Bull sarebbe disposta a esporsi ulte-
riormente? Le precedenti esperienze di
piloti gestiti daMarko, che si sono divisi fra
F.1 e Renault 3.5, non sono state partico-
larmente felici per quanto riguarda i risul-
tati nella serie inferiore. Ricordiamo Jaime
Alguersuari, portato al debutto in F.1 con
zero kmalla Toro Rosso ametà 2009 e con-
temporaneamente in WSR con Carlin,
oppure a Ricciardo, in HRT e con ISR in
Renault 3.5. Ma i risultati nella serie adde-
strativa sono stati poco soddisfacenti. C'è
poco da fare, quando un pilota entra in F.1,
anche se con un team da ultima fila, le cose
cambiano completamente e tornare a
gareggiare in un altro campionato diventa
quasi demotivante.
Sainz è in piena corsa per vincere il titolo
Renault 3.5 con il team Dams. E' in testa
alla classifica, sta disputando una buona
stagione, con vittorie e pole, pochissimi
errori. L'eventuale salita in F.1 con la Cater-
ham rischierebbe di compromettere il lavo-
ro di mesi e mesi. Tra l'altro, la concorren-
za interna alla Red Bull si fa sentire perché
il rookie Pierre Gasly è secondo in classifi-
ca e un eventuale perdita di concentrazio-
ne di Sainz non farebbe che favorire il fran-
cese. Tra l'altro, va detto che se Carlos jr si
troverà a debuttare nel GP di Germania del
prossimo weekend e a disputare le rima-
nenti gare, non vi sarà poi la certezza che
nel 2015 possa proseguire in F.1 entrando
direttamente in Toro Rosso, che potrebbe
riconfermare Jean-Eric Vergne, mentre
non vi dovrebbero essere dubbi sul rinno-
vo con Daniil Kvyat. Con gli umori che con-
traddistinguono Marko non si può mai sta-
re tranquilli (vedi cambio di programmi
per Da Costa e Kvyat lo scorso ottobre) e
magari con un calo di rendimento di Sainz
in Renault 3.5 perché distratto dalla F.1,
potrebbe accadere che Gasly viene promos-
so inToroRosso o comunquemaggiormen-
te preso in considerazione dal programma
Junior Red Bull e Sainz rimarrebbe... col
cerino in mano, costretto a rimanere in
Caterham. Ma con quali appoggi economi-
ci e, soprattutto, il team ci sarà ancora?
SAINZ E CATER
PERCHÉ SÌ, PERCH
Questo fine settimana il giovane pilota spagnolo del programma Junior Red Bull,
leader del campionato World Series Renault 3.5, potrebbe debuttare in F.1 con la squadra
inglese prendendo il posto di Kobayashi. Ma i dubbi sono tanti: vediamo perché
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