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E DI GOMME
Massimo Costa
Foto LAT
Mai come ad Hockenheim le gomme
Pirelli e la strategia ha giocato un ruo-
lo così dominante per determinare i
vincitori delle due gare GP2. Mitch
Evans prima, Stefano Coletti poi, sep-
pure in condizioni meteo diverse, han-
no giocato in concerto con i rispettivi
team Russian Time e Racing Enginee-
ring proprio su questo aspetto. Evans
non si aspettava di certo di cogliere il
secondo successo dopo Silverstone
considerando la infelice qualifica che
lo aveva visto solo quindicesimo. Scel-
te le gomme soft, il neozelandese ha
cominciato a risalire la china, sorpas-
so dopo sorpasso fino alla sosta al 13°
giro dove ha montato le Pirelli medie.
Chi era partito con questo tipo di pneu-
matico, nella prima parte della corsa
non è parso particolarmente veloce
(ma si sa sempre dopo…). Quando tut-
ti coloro che occupavano le prime posi-
zioni, con Stoffel Vandoorne che
comandava la classifica, hanno effet-
tuato il loro pit-stop passando da
medie a soft, con grande sorpresa si
sono ritrovati alle spalle di Evans. Che
pareva sbucato dal nulla e difatti uno
dei più stupiti era proprio il belga del-
la ART. Evans ha tenuto testa a Van-
doorne a sua volta inseguito da Jolyon
Palmer, poi molto più distanti Stefano
Coletti e Felipe Nasr e così sono tran-
sitati sotto la bandiera a scacchi. Per
Evans una ulteriore dose di fiducia in
una stagione dalla quale ci si aspettava
molto di più da lui, quanto meno com-
battere per la vittoria del campionato
considerando che era stato voluto a
tutti i costi ai danni di Tom Dillmann
all’interno della nuova proprietà di
Russian Time
1...,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44 46,47,48,49,50,51,52,53,54,55,...86
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