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Gli bastava raccattare qualche punto e lo ha fatto. Nettamente in testa alla vigilia dell'ap-
puntamento catalano, Sander Parn è stato alla larga dai guai: ha rinunciato a battersi con
Tom Cave, l'unico al quale l'aritmetica concedeva ancora qualche chance di imporsi nel
Dmack Fiesta Trophy, e pure con Nil Solans e Max Vatanen che più di tutti provavano a
tenere il ritmo del britannico. “Dovevamo solo finire e ci siamo riusciti, ma non è stato
né facile, né divertente”, spiega a cose fatte l'estone. Davanti a una classifica che lo vede
solo sesto. Lontano dal ventiduenne enfant du pays che ha approfittato di una divagazio-
ne fuori programma di Cave per imporsi sulle sue strade. Il rimpianto per non essere sta-
to protagonista anche nel fine settimana iberico c'è, ma è minino. E lascia il posto alla
soddisfazione di aver vinto la guerra. Conquistandosi il diritto a disputare nell'anno che
verrà sette rally iridati con una Fiesta R5.
A SANDER PARN
IL DMACK FIESTA TROPHY
Molto in palla
nella prima giornata
Robert Kubica
ha poi perso
ogni speranza di gloria
per colpa dell’elettronica
della sua Fiesta