Background Image
Previous Page  17 / 84 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 17 / 84 Next Page
Page Background

IN ALTO

17

Guido Rancati

Un settimo tempo nel primo tratto a cin-

que secondi e sei da Kevin Abbring e un

altro nel secondo, a tre secondi da Craig

Breen. Poi il primo lampo: miglior tem-

po sui dodici chilometri emezzo che van-

no da Fortunau e La Tsouma, Esapekka

Lappi chiude il giovedì fra le montagne

svizzere al secondo posto nella provviso-

ria. A meno di cinque secondi da Sepp

Wiegand. Non lancia proclami più o

meno roboanti, ma è tranquillo. Informa

di non aver voluto prendere rischi nelle

prime due piesse che, spiega, dopo la

neve caduta alla vigilia erano diverse da

come le aveva viste nel corso delle rico-

gni zioni.

Tranquillo, il finlandese lo è anche la

mattina dopo. Quando riprendono le

ostilità, lascia qualche decimo al compa-

gno di squadra, ma subito dopo, con l'in-

telligenza tattica che è parte essenziale

del bagaglio dei campioni, aumenta il rit-

mo quanto basta a per issarsi sull'attico

della provvisoria. Per mandare a dire al

tedeschino che, se mai la aveva avuta, è

bene che metta da parte la voglia di star-

gli davanti. Intanto tiene d'occhio l'irlan-

dese della Peugeot Acadamy che, scivo-

lato indietro la sera prima per una fora-

tura, è ripartito con il coltello fra i denti.

Non ha bisogno di rispondergli colpo su

colpo, ma di tanto in tanto è comunque

più veloce di lui. Sempre primo, dopo la

prima boucle ha poco meno di quindici

secondi di vantaggio su Kajetan Kajeta-

nowicz, poco più di venti su Wiegand e

un minuto abbondante su Breen. Quel

che resta della giornata lo sfrutta per

allargare il fosso fra sé e quelli che lo

seguono più dappresso. A sera, il polac-

co con la Fiesta è dietro di ventitré secon-

di e precede di una quarantina di secon-

di l'indemoniato con la 208. “E' stata una

buna giornata”, commenta il biondo con

la Fabia. “Ma la strada è ancora lunga e

di cose ne possono succedere ancora tan-

te”, aggiunge prudente. Forse lo pensa

davvero, forse no.

Qualcosa in effetti succede. Succede che

a complicare la vita a lui e agli altri il cie-

lo mandi giù qualche spruzzata d'acqua,

che Kajo, dopo aver subito la rimonta di

Breen, debba farsi da parte per la rot-

tura di una canalizzazione dell'olio e

il conseguente principio d'incendio

nel vano motore. E che Robert

Consani scivoli un po' indietro

per una foratura nell'ultimo

round. Niente, però, mette in

pericolo la terza vittoria

europea della stagione di

Lappi. Che ovviamente

rafforza la sua leadership

nella serie. “Non è anco-

ra fatta, ma penso di poter

dire che adesso siamo messi

bene”, osserva il non ancora ven-

tiquattrenne di Pieksamaki. I numeri

confermano: con quelli conquistati sul-

l'asfalto rosso-crociato, sono trentaquat-

tro i punti che lo separano da Wiegand

prima del Tour de Corse. Dove, per

impedirgli di mettersi in testa la corona

continentale, il non ancora ventiquat-

trenne di Zwonitz dovrebbe fare (quasi)

il pieno. Possibile, ma improbabile.