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FORMULA 1
VERSO AUSTIN
Stefano Semeraro
Il posto fisso non esiste più, neppure in F.1.
Sarà anche una legge del mercato, ma non
ha l'aria di essere una buona notizia. Ad
Austin non ci saranno né Caterham né
Marussia, travolte dalla crisi, ma le due
Cenerentole del Circus non sono certo le
uniche scuderie in crisi. Anche Sauber,
Lotus e Force India da tempo navigano in
acque (economiche) tormentate, e il futuro
tende alla tempesta per tutti i piccoli team.
Per quelli cioé che non hanno alle spalle un
grande costruttore e non riescono ad attrar-
re sponsor munifici. Ma non è certo una cri-
si nata quest'anno. In passato, quando per
competere con i più forti bastavano (quasi)
un progettista di genio e un pilota in gam-
ba, le piccole squadre, a partire dai garagi-
sti inglesi, hanno saputo fare la fortuna del-
la F.1. La lista è lunga, dalla Jordan alla
Minardi, dalla Arrows alla Wolf, alla Ligier.
La svolta 'mercatista' ha cambiato tutto, e il
primo segnale che il vento era cambiato è
stato lo sprofondo della HRT, che ha chiu-
so due anni fa. Oggi a contare sono i colos-
si dell'automotive, che da quest'anno han-
no imposto la svolta verso l'ibrido' al Circus,
aumentando i costi in maniera insostenibi-
le per le piccole realtà, e ora la F.1 ha inizia-
to letteralmente a perdere i pezzi. Bernie
Ecclestone ha da tempo inmente la soluzio-
ne, ovvero la terza macchina, che le grandi
Case dovrebbero fornire ai team “minori”,
ma ovviamente l'intera fisionomia della F.1
ne uscirebbe stravolta. Da anni si parla di
ridurre i budget, per riuscirci sono stati
tagliati i test e gli sviluppi del motore, ma
nei fatti le cifre necessarie non tanto a pun-
tare alla vittoria, ma semplicemente a
sopravvivere, non fanno che aumentare.
Risultato: in futuro solo grandi gruppi come
FCA, Mercedes, Honda, Renault, saranno
in grado di permettersi un impegno così
gravoso.
«La F.1deve ritrovare se stessa», sostiene
Tony Fernandes, l'uomo che nel 2010 ha
trasformato il teamLotus inCaterhame che
lo scorso giugno aveva (avrebbe sarebbe
meglio dire) venduto la scuderia al consor-
zio Engavest rappresentato da Colin Kolles
e Christijan Albers, poi sostituito a Monza
nelle vesti di team principal da Manfredi
Ravetto. Fernandes però, lamenta che i
pagamenti non sono mai stati onorati e il
risultato è che la Caterham si ritrova in
amministrazione controllata, mentre la