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NASCAR
GARA A TEXAS
TEXAS CIRCUS
Marco Cortesi
Nuovo appuntamento, nuova rissa. Nel giorno del-
l'inutile (quanto alla corsa al titolo) vittoria di Jim-
mie Johnson in Texas, a tenere banco in NASCAR
non sono sorpassi o arrivi in volata. Ancora una
volta ad entusiasmare il pubblico non sono state
qualità di guida, intelligenza strategica e nemme-
no i "big one". E' stata la tensione fittizia generata
da un sistema di assegnazione del campionato che
non solo sta mostrando tutte le sue falle, ma che
sta anche trasformando uno dei campionati più
competitivi al mondo in una continua gazzarra da
circo. "Enfasi sulle vittorie" era l'imperativo del-
l'organizzazione per i nuovi playoff alla vigilia del-
la stagione, ma in due delle prove dell'Eliminator
Round, terzo girone della Chase For The Cup, a
centrare i successi sono stati piloti ormai tagliati
fuori dalla contesa: com'è ovvio che sia quando
dalla lotta vengono eliminati, solo per sfortune
varie, pretendenti di primissima fascia. Joey Loga-
no, cinque volte vincente quest'anno, ha intelligen-
temente scelto di non prendere rischi, cedendo
anche qualche posizione per non rimanere coin-
volto in contatti che possono compromettere tut-
to. E lo stesso vale sia per Denny Hamlin che per
Ryan Newman, che lo seguono in campionato e
addirittura Matt Kenseth e Carl Edwards, che non
sembravano avere il passo necessario, si sono
ritrovati in gioco. Tanto, a quanto pare, a tutti inte-
ressano di più il nervosismo e le polemiche. Vitti-
ma di un attacco scomposto di Brad Keselowski al
green-white-checkered, Jeff Gordon ha così rag-
giunto il rivale scatenando una baruffa che ha coin-
volto entrambe le squadre di meccanici, lasciando
i due piloti segnati in volto in un quadretto da "peg-
giori bar di Caracas". Che una volta magari va bene
ma ora inizia ad essere trito. Per martedì si atten-
dono le sanzioni. Per Keselowski, che se si fosse
chiamato Brad Busch sarebbe probabilmente già
stato appiedato, ma forse anche per Gordon, che a
questo punto vede nella NASCAR il principale
pericolo, più dei rivali che affronterà a Phoenix.
Mentre la NASCAR stessa, pur sconcertata all'ap-
parenza, si frega le mani per l'esposizione media-
tica. Certo, se c'è una cosa che la triste scomparsa
di Dan Wheldon a Las Vegas ci ha insegnato, è
quanto sia pericoloso tentare di trasformare i pilo-
ti in cowboy e le corse in un gigantesco rodeo. E su
questo, alla base di Charlotte, si dovrebbe medita-
re più spesso. Anche perché il passo da cowboy a
clown è più breve di quanto sembri.
Una nuova rissa scuote la NASCAR nel dopo gara di Forth Worth. Jimmie Johnson, ormai tagliato
fuori dalla Chase For The Cup, centra invece la vittoria: ma a qualcuno importa?
Jimmie Johnson,
ormai tagliato fuori
dalla Chase For The Cup