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FORMULA 1
GP ABU DHABI
e le congratulazioni del Principe Harry
via radio. «Ben fatto, amico mio».
Lewis è sempre stato un campione
annunciato, un predestinato, sin da
quando faceva impazzire avversari e fan
usando asfalto, erba e attributi per sver-
niciare tutti nella F.3 europea, poi in GP2.
Il bambinetto che a 10 anni tirava la giac-
chetta a Ron Dennis informandolo com-
pitamente che un giorno avrebbe vinto
con le sue macchine, e il SuperMoccioso
che poi ci riuscì davvero. Il fidanzato tira
e molla della strepitosa Nicole Scherzin-
ger, che ha pianto calde lacrime ai box
prima di stampargli un bacio a tutto ros-
setto sul casco, e il bullo della strada che
rimedia multe salatissime perché si
dimentica che tra pista e vita c'è un con-
fine, e non bisogna superarlo. Il primo
nero (a metà) mai approdato in F.1, l'Oba-
ma delle corse, e il campione in missione
per conto di Dio. Il membro dell'Impero
Britannico che un giorno diventerà baro-
netto e il miliardario che si attrezza una
camera da re sul jet privato, un Bombar-
dier CL 600 da venti milioni di dollari. Il
pilota più vincente della storia della F.1
Made in Great Britain (33 GP, più di Jac-
ky Stewart), il divo angosciato che si rifu-
gia nella musica e nella chitarra «quando
sento che la mente comincia a vagare». Lo
sportivo “più vendibile del mondo” nel
2014 secondo Sport's Pro, e il doppiatore
di se stesso in versione cartoon nei film
della serie Cars. Un fenomeno extralarge,
ma anche un ragazzo autentico, a volte
persino troppo fragile per tutto il talento
che contiene. E' stato papà Anthony a
programmarlo per stravincere, e dopo
una pausa, dopo le incomprensioni che li
avevano allontanati è stato di nuovo
Hamilton senior a tornare al suo fianco
per guidarlo. O per spronarlo, come è suc-
cesso dopo Spa, con un bel “calcio nel
sedere”. In una F.1 che tende a dimenti-
carsi di se stessa, Lewis Hamilton è il pilo-
ta che ci fa ricordare perché amiamo le
corse. Che abbia vinto lui quest'anno, nel-
la stagione in cui il Circus ha rischiato di
sfasciarsi, è un bene per tutti, non solo
per lui.