

Gli elementi chiave
- I 157 giri di domenica
- Le tante prove in ottica gara
- Il problema al circuito di raffreddamento di lunedì
- La poca aggressività nel cercare il "tempone"
- La rilassatezza di Rosberg e Hamilton
16
FORMULA 1
TEST A JEREZ
il commento
LA CALMA DEI FORTI
La leggerezza con cui si sono presentati a Jerez è stata impressio-
nante. Mentre nei box altrui campeggiavano la tensione del debut-
to, vediMcLaren-Honda, o i volti tirati inFerrari per la voglia di usci-
re da un periodo negativo (vedi Ferrari) o per la volontà di tornare
ad occupare una posizione dominante (Red Bull), inMercedes pare-
va di essere in un villaggio vacanza. Piloti che ridevano e scherzava-
no in ogni momento, Wolff col sorriso stampato nonostante si bar-
camenasse con due stampelle, frutto dell’ennesima macherella (ma
quando era bambino quante ne avrà combinate?), meccanici certa-
mente concentrati, ma tranquilli. E non poteva essere diversamen-
te considerando quel che hanno combinato nelle prime due giorna-
te: ovvero, una montagna di chilometri, l’assoluta non ricerca del
tempone.Wolff scherzando ha accolto la stampa al termine della pri-
ma giornata dicendo che sono pronti per la 24 Ore di Le Mans dopo
i 700 km percorsi in otto ore da Rosberg. E lo diceva anche con una
certa enfasi per sottolineare l’assoluta affidabilità. Che è un po’ man-
cata il secondo giorno, ma niente di grave. Insomma, la Mercedes
quando permetterà ai suoi piloti di… scatenare l’inferno, temiamo
che non avranno pietà per nessuno.
Massimo Costa