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Gli elementi chiave

- I 157 giri di domenica

- Le tante prove in ottica gara

- Il problema al circuito di raffreddamento di lunedì

- La poca aggressività nel cercare il "tempone"

- La rilassatezza di Rosberg e Hamilton

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FORMULA 1

TEST A JEREZ

il commento

LA CALMA DEI FORTI

La leggerezza con cui si sono presentati a Jerez è stata impressio-

nante. Mentre nei box altrui campeggiavano la tensione del debut-

to, vediMcLaren-Honda, o i volti tirati inFerrari per la voglia di usci-

re da un periodo negativo (vedi Ferrari) o per la volontà di tornare

ad occupare una posizione dominante (Red Bull), inMercedes pare-

va di essere in un villaggio vacanza. Piloti che ridevano e scherzava-

no in ogni momento, Wolff col sorriso stampato nonostante si bar-

camenasse con due stampelle, frutto dell’ennesima macherella (ma

quando era bambino quante ne avrà combinate?), meccanici certa-

mente concentrati, ma tranquilli. E non poteva essere diversamen-

te considerando quel che hanno combinato nelle prime due giorna-

te: ovvero, una montagna di chilometri, l’assoluta non ricerca del

tempone.Wolff scherzando ha accolto la stampa al termine della pri-

ma giornata dicendo che sono pronti per la 24 Ore di Le Mans dopo

i 700 km percorsi in otto ore da Rosberg. E lo diceva anche con una

certa enfasi per sottolineare l’assoluta affidabilità. Che è un po’ man-

cata il secondo giorno, ma niente di grave. Insomma, la Mercedes

quando permetterà ai suoi piloti di… scatenare l’inferno, temiamo

che non avranno pietà per nessuno.

Massimo Costa