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MONDIALE RALLY
TOYOTA YARIS
Guido Rancati
“Nel 2017 torneremo nel mondiale rally”,
dice Akio Toyota. E l'annuncio regala fre-
miti di piacere a tutta la gente dei rally: a
chi la lunga epopea iridata del colosso nip-
ponico l'ha vissuta e a chi per ragioni ana-
grafiche non ha potuto farlo. Però sa dei tre
mondiali costruttori e dei quattro mondia-
li piloti vinti con Carlos Sainz, Juha Kan-
kkunen e Didier Auriol, dei quarantatrè
successi rastrellati un po' ovunque – con
sette modelli diversi – nel corso di ventisei
stagioni intense. Con alti e bassi, con la
macchia della flangia a strozzatura variabi-
le, ma spesso esaltanti.
E' un ritorno importante, questo del mag-
gior costruttore planetario. Per il ruolo che
avrà nelle sfide future, ma anche e (forse)
soprattutto per il peso che avrà nelle riu-
nioni più o meno informali che si terranno
nei mesi a venire per decidere se e come
cambiare le regole del gioco. In sostanza, se
dare o non dare seguito alla proposta che a
scrivere le classifiche finali sia il risultato
dell'ultima prova speciale come vorrebbe la
Volkswagen. I cui dirigenti hanno spesso
ricordato che se così non sarà potrebbero
anche andarsene sbattendo la porta.
Facendo tremare i polsi ai federali, ben
consapevoli che l'uscita di scena della Casa
tedesca avrebbe avuto conseguenze disa-
strose per tutta la specialità.
Con il proprio impegno, la Toyota ha rie-
quilibrato le forze. Riaprendo una partita
che pareva tristemente destinata a chiu-
dersi con la vittoria di Jost Capito. E inve-
ce potrebbe finire con una sua secca scon-
fitta.
Intanto lo sviluppo della Yaris mossa dal
quattro cilindri millesei turbo va avanti.
Con Stéphanne Sarrazin e Sebastien Lin-
dholm, i due che l'hanno svezzata, ma
anche con un promettente giovanotto: Eric
Camilli. Ufficialmente arruolati per maci-
nare chilometri, più probabilmente per
dare modo agli uomini della Toyota Motor-
sport di valutarne pregi e difetti e poi sce-
gliere quello su cui puntare nel 2017. Quan-
do in molti dei top driver di oggi saranno
sul mercato. Fra loro, quasi certamente,
anche Sébastien Ogier...