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LA NUOVA OCCASIONE

DI FILIPPI CON CFH

Luca Filippi ha finalmente trovato una casa in IndyCar. Il ventinovenne cuneese si è assicurato il posto al CFH

racing rimasto vacante con la partenza di Mike Conway verso il WEC. Si alternerà con Ed Carpenter correndo

sui tracciati stradali. Ma anche se il suo programma non è a tempo pieno, sono molti i motivi di soddisfazio-

ne. Il primo, quello di aver battuto la concorrenza di un nome pesante come quello di JR Hildebrand: Filippi

ha battuto anche i pregiudizi che hanno visto ultimamente favoriti i piloti americani indipendentemente dai

risultati incamerati. Inoltre, la vettura di Carpenter, gestita quest'anno in collaborazione con Sarah Fisher, è

una delle migliori del lotto, avendo conquistato ben tre successi lo scorso anno. Ed Carpenter è sicuramente

un team manager dotato, considerando i risultati ottenuti con budget lontani da quelli dei top-team, e ha l'ap-

poggio di un ottimo sponsor. E Filippi ha tutte le carte in regole per soddisfarlo. Lo scorso anno, un po' di sfor-

tuna e qualche ritiro l'hanno messo in difficoltà anche se, con solo due eventi a disposizione su piste così impre-

vedibili, la sua sembrava davvero una missione difficile. Ma, nonostante tutto, la qualifica in Q3 ottenuta in

Texas dopo mesi di stop è stata un bel biglietto da visita.

Situazione team piloti

Ganassi

Scott Dixon - Tony Kanaan - Charlie Kimball

Penske

Juan Pablo Montoya - Helio Castroneves

Will Power - Simon Pagenaud

Andretti Autosport

Marco Andretti - Ryan Hunter-Reay - Carlos Munoz

Justin Wilson? Sage Karam?

CFH Racing

Josef Newgarden - Ed Carpenter/Luca Filippi

AJ Foyt Racing

Takuma Sato - Jack Hawksworth

Herta Autosport

Gabby Chaves

Schmidt

James Hinchcliffe

Conor Daly? Davide Valsecchi?

KV Racing

Sebastien Bourdais

Justin Wilson?

Dale Coyne Racing

Rodolfo Gonzalez? Alexander Rossi? Justin Wilson?

È TEMPO DI AEROKIT

Finalmente per l'IndyCar si apre l'era della diversificazione.

Da pochi giorni sono infatti stati depositati i progetti di Hon-

da e Chevrolet per i rispettivi aero-kit, che cambieranno

l'estetica delle auto salvo per alcuni componenti legate alla

sicurezza. Ai costruttori è stato permesso di lavorare su tre

macro aree, definite da delle aree spaziali ben definite intor-

no ad ala anteriore, parte centrale della vettura con cofano

e pance, e parte posteriore. Sono state omologate versioni ad

alta e bassa downforce e le componenti potranno essere uti-

lizzate combinandole indipendentemente. Le case potranno

poi riomologare tre macro aree a scelta. Ciò significa che ad

un certo punto ci potrà essere un aero-kit completamente

diverso da quello iniziale o che si potranno avere tre upgra-

de diversi sullo stesso componente. Il tutto senza che le scu-

derie siano obbligate ad optare per le soluzioni più nuove. Il

primo test con i kit è in programma al Barber Motorsports

Park, il 16 e 17 marzo, prima del debutto di Saint Petersburg,

anche se ultimamente circolano rumor sulla possibile sosti-

tuzione della tappa dell'8 marzo in Brasile, da poco saltata,

con Austin, Texas. Una situazione però, assolutamente sgra-

dita da Ed Gossage, proprietario del Texas Speedway e gran-

de osteggiatore del Circuit Of The Americas.

Luca Filippi