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Il pescarese è chiamato a un importante doppio impegno per la stagione 2015
nella quale si dovrà dividere tra Super GT e Super Formula. Un traguardo meritato raggiunto
dopo tanti sacrifici e speranze andate a vuoto che ripercorriamo insieme
Antonio Caruccio
Foto Masaru Hirata,
Toshikazu Moriyama
Il 2015 sarà l’anno cruciale di AndreaCaldarel-
li. Il ventiquattrenne pescarese è infatti chia-
matodallaToyotaadunimpegnomoltoimpor-
tante perché difenderà i colori del costruttore
nipponicosia inSuperGTche inSuperFormu-
la. Un obiettivo che Andrea si era posto dal
2011, da quando non senza difficoltà e sacrifici
aveva abbandonato il sogno europeodellaFor-
mula 1 e si era recato a vivere nel Sol Levante.
Andreaha lapossibilitàdi candidarsi nell’olim-
po del motorsport, andando a vincere entram-
bi i titoli ed andando ad ambire di diritto ad un
sedile nel WEC per il 2016. Andrea è sempre
stato sotto l’ala del costruttore giapponese, sin
dal 2007, quando entrò a fare parte del Toyo-
ta Drivers Program in Formula Renault 2.0.
Già nel 2005, nella sua prima stagione in
monoposto nella Formula Azzurra, si laureò il
più giovane vincitore di una gara di campiona-
to italiano, lottando contro Davide Rigon,
anche lui affermatosi tra i piloti più competiti-
vi del panorama italianoedivenendopi profes-
sionista con Ferrari nel WEC. In Eurocup di
FormulaRenault 2.0, sempre sotto i vessilli del
TDP, Caldarelli si è sfidato alla pari con Daniel
Ricciardo e Valtteri Bottas, che oggi sono tra i
protagonisti della Formula 1moderna, un ruo-
locheprobabilmentelostessoCaldarelliavreb-
bepotutooccupare se, a finedel 2009, laToyo-
ta non avesse deciso di ritirarsi lasciando a pie-
di il pescarese, reduce da un positivo debutto
con la Formula 3 europea.