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“Prima di lavorare con SMP Racing, sono
stato a capo del programma giovani piloti
per la Russia”.
Cosa pensi del nuovo campionato
SMP Formula 4?
“Credo sia una grande idea. È il miglior pas-
so per ogni pilota e sicuramente per quelli
russi. Sappiamo tutti quanto sia dispendio-
so il mondo dei motori, ed avere SMP
Racing che aiuta i ragazzini russi è molto
importante”.
Il motorsport in Russia non è molto
sviluppato al momento. Come pensi
possa essere migliorato?
“Abbiamo un grande bacino da cui attin-
gere piloti nel karting in Russia, lo si vede
chiaramente dalle competizioni interna-
zionali, dove i piloti russi sono sempre al
vertice. Non abbiamo certo le condizioni
favorevoli per il motorsport in Russia, ma
abbiamo un campionato di kart molto
valido, specialmente la 60cc. Ad ogni
modo, se vuoi diventare un pilota di For-
mula 1, devi partire dal kart e dalle serie
formative. Queste sono le aree in cui dob-
biamo migliorare, ma lasciatemi dire che,
al momento, la Russia non è poi messa
così male nel motorsport”.
Tuo figlio, Mikhail, è un pilota famo-
so. Tu hai lavorato con i giovani pilo-
ti per anni, quali pensi siano i passi
necessari per avere successo in que-
sto sport?
“È come tutti gli altri sport. Certamente
bisogna avere una grande forza psicologi-
ca, oltre che chiaramente la necessità di
fare pratica. Bisogna puntare al successo,
questo è tutto, ma anche, secondo il mio
punto di vista, avere una famiglia compren-
siva alle spalle”.
Pensi che la scuola e la carriera spor-
tiva siano due realtà compatibili?
“All’inizio è sicuramente possibile, ma se
si corre ad alti livelli non è più verosimi-
le”.
Se fossi Jean Todt per una settimana,
cosa vorresti fare?
“Domanda interessante… Probabilmente
vorrei seguire maggiormente lo sviluppo
del motorsport, non in Formula 1 ovvia-
mente, ma nelle piccole categorie. I giova-
ni piloti sono il nostro futuro”.
COUT