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Qual è stata la tua reazione quando hai

saputo che avresti guidato la Nissan

LMP1?

“Darren Cox, Global Head of Brand, Marke-

ting & Sales della NISMO, me lo ha detto

l'anno scorso quando eravamo nella hospi-

tality della GP3 a Monza e sono rimasto

abbastanza sorpreso, non me lo aspettavo,

soprattutto perché non do mai nulla per

scontato. Una volta che la notizia è stata dif-

fusa, ero veramente felice e molto orgoglio-

so di essere stato scelto per rappresentare

Nissan al più alto livello delle auto sportive.

È un grande onore e sono felice di far parte

della nuova squadra”.

Tu sei il primo vincitore di GT Acade-

my ad aver corso in monoposto, For-

mula 3 e GP3. Sarà utile questa espe-

rienza in LMP1?

“Senza dubbio. Le corse in monoposto sono

mozzafiato. I primi giri di quelle gare sono i

più importanti; c’è bisogno di velocità pura e

controllo. Si è sempre al limite su una mono-

posto e anche l'esperienza che ho avuto in

LMP2 si rivelerà utile per la LMP1. Nissanmi

ha dato unamonoposto per sviluppare lemie

capacità il più rapidamente possibile e l’aver

fatto queste prove di guida con la P1 dimostra

che era la cosa giusta da fare”.

Quali sono le sensazioni di gareggiare

testa a testa con i costruttori di LMP1?

“Inquestomomento laLMP1 èunadelle serie

più competitive al mondo. Entrare ora e lot-

tare con tre produttori molto forti è estrema-

mente eccitante. Per me è come tornare agli

anni '90, quando le auto sportive erano pro-

dotte da molti costruttori e le corse erano

incredibili. Non vedo l'ora di essere parte di

questa nuova ed entusiasmante era del

motorsport”.

Il FIA World Endurance Champion-

ship è nuovo per te. Quanto conosci i

circuiti?

“Tutte le piste europee sono molto familiari

per me, ma COTA e Bahrain sono totalmen-

te nuove. Non sono neanche mai stato in

Cina, così anche Shanghai è un circuito nuo-

vo per me. Ho provato una vettura Super GT

a Fuji, quindi so come sono le piste da quelle

parti.AndareinquestiPaesièeccezionale,ma

andarci pergareggiarenellacategoria topdel-

le auto sportive è ancora meglio”.

Dopo aver vinto la GT Academy nel

2011, qual è stata la tua gara preferita

finora?

“La 24 ore di Le Mans del 2014. Ero in OAK

Racing Ligier-Nissan e la parte che non

dimenticherò mai è lo stint che per quattro

volte ho fatto durante la notte. Mi piace cor-

rere in notturna – Le Mans è unica nelle

gare per auto da corsa sportive - in partico-

lare scendere verso la Mulsanne a 300

km/h, solo tu e la pista, è così eccitante. Non

si può realmente vedere dove stai andando,

ma lo sai. È come un sesto senso. Quello

stint notturno passò rapidamente. L'unico

modo in cui posso spiegarlo è dire che ero

in trance da cronometro, completamente al

limite a spingere al 100%. Per me è stato un

momento molto speciale”.

Sei trattato in modo diverso dai tuoi

coetanei a causa delle tue esperien-

ze?

“Non ci faccio caso, ma so che ero definito 'il

giocatore' in GP3. Mi piace, anche se è un’eti-

chetta pesante da portare. Se avessi fatto solo

karting fin dall'età di otto anni allora sarei

davvero infastidito di essere battuto da qual-

cuno che è arrivato qui con un gioco della

PlayStation”.

Che cosa pensano i tuoi amici a Cardiff

sul fatto che tu sia un pilota? Come

spieghi loro cos’è la 'LMP1'?

“I miei migliori amici sono più invidiosi dei

Paesi che visito piuttosto che delle macchine

incredibili che uso per correre. Quest'anno li

farò impazzire. Ho detto loro che cosa è una

LMP1. Ho detto che, fondamentalmente, è

unavetturaconun tetto, quindi nonèunaF.1,

ma che è veloce come una F.1!”

Questa è la fine del sogno F.1?

“No, non lo è. È stato dimostrato in passato

da piloti del calibro diMarkWebber eMicha-

el Schumacher che si può avere una carriera

nei prototipi e anche in F.1. Questo è solo un

50

WEC

JANN MARDENBOROUGH