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MONDO GT

MARCO MAPELLI

Marco Cortesi

Dalla Formula 3 Australiana al debutto in

GT alla 24 Ore di Bathurst sono passati

quasi otto anni, e ora Marco Mapelli

potrebbe essere alla svolta di tutta una car-

riera. Dopo il controverso finale del Cam-

pionato Italiano GT, che resta tuttora sub-

judice, il pilota lombardo ha avuto di che

festeggiare quando ha ricevuto la chiamata

dell'Audi per affiancare, sull'Audi R8 di

punta per lamaratona australiana, Laurens

Vanthoor e Markus Winkelhock. Ora, spe-

ra che il buon secondo posto conquistato

alle spalle dell'imprendibile Nissan GT-R

possa essere un buon viatico per un futuro

ufficiale con la casa di Ingolstadt.

Qual è il bilancio della vostra 24 ore?

“E' andata bene, anche se ovviamente

sarebbe stato meglio vincere. Un secondo

posto tuttavia è ottimo, in particolare per-

ché, nel finale, avremmo potuto tranquilla-

mente chiudere quarti dato che la nostra

vettura è penalizzata nelle ripartenze. A

livello di motore paghiamo dazio contro

tutti gli altri, in particolare contro la Nissan

che sui rettilinei spingeva veramente forte”.

Quali sono stati gli elementi più dif-

ficili?

“Alla fine abbiamo controllato il 70 per cen-

to della gara, ma non è stato sempre facile

con tutte le situazioni di safety-car. Oltre al

difetto di velocità massima, era difficilissi-

mo trovare il giusto momento per effettua-

re il pit-stop. Una volta abbiamo anche sba-

gliato, rimanendo in pista mentre tutti

rientravano dietro di noi, e si perdono 20,

25 secondi che possono essere decisivi”.

Come ti sei trovato ad affrontare per

la prima volta i saliscendi di

Bathurst?

“In Australia, nel 2007, mi ci ero trasferito

per oltre un anno quando correvo nella F.3

locale e i tracciati sono certamente partico-

lari. Però, a Bathurst non avevo mai girato.

Ne avevo sentito parlare ovviamente, e l'ave-

vo vista da lontano, ma anche volendo, dato

che è una pista semipermanente, non ci si

può andare a girare, buona parte è aperta al

traffico. E' un circuito incredibile.”

Come hai trovato il livello della corsa? Ci

sono degli specialisti locali che vi hanno

messo i bastoni tra le ruote?

“E' stato bello tornare, ho ritrovato un

ambiente che conoscevo e anche parecchi

vecchi amici. L'evento in sé è in crescita, e

c'è tanto interesse che arriva anche dal-

l'Asia. Inoltre, c'eramolta partecipazione di

pubblico sin dal giovedì. Con la GT3, è