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FORMULA 1
FRANZ TOST
Cosa ci può dire della nuova vettura?
L'anno scorso speravate nel sesto
posto tra i costruttori, ma non ha
funzionato. Qual è l'obiettivo que-
st'anno?
“L'obiettivo è di finire in quinta posizione.
Sono convinto che se la vettura e la power
unit offriranno le prestazioni che ci aspet-
tiamo, potremo aspirare alla top-5. Il team
lavorerà molto intensamente con i piloti, e
spero che li potremo educare positivamen-
te: entrambi hanno davanti una curva d'ap-
prendimento piuttosto ripida”.
E' stato in Toro Rosso parecchio tem-
po. Può spiegarci dove risiede
l'aspetto positivo di far correre un
Junior Team? E' ancora fattibile?
“Se si guarda ai risultati, direi di sì. Il pia-
no originale della Red Bull era, e rimane,
che la Toro Rosso dia ai giovani del pro-
gramma la chance di arrivare in Formula 1.
Al momento, ha funzionato molto bene se
pensiamo che Sebastian Vettel, come
Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat, sono arri-
vati dalla Toro Rosso. Penso cheMax e Car-
los siano due perle ulteriori nelle mani del
team. Se si uniscono tutti questi elementi,
è certamente fattibile”.
Deve aver passato molto tempo que-
st'inverno a scrutare ogni elemento
della stagione 2014. Può evidenziar-
ne gli aspetti chiave dalla vostra pro-
spettiva?
“Il lato positivo è stato, ovviamente, quan-
to Kvyat sia migliorato come pilota, se si
osserva quanto rapidamente abbia impara-
to. Il lato negativo, è stato la nostra affida-
bilità. Abbiamo avuto problemi a termina-
re delle corse e non ce l'abbiamo fatta in un
paio di occasioni. Se devo evidenziare un
aspetto brutto, sicuramente i musi. Que-
st'anno le macchine sono decisamente più
belle da vedere. L'anno scorso c'è stato un
grande cambio regolamentare ed i team
non erano molto sicuri di loro stessi dal
punto di vista del raffreddamento e di altri
elementi. Ora c'è più consapevolezza e il
miglior packaging ha portato anche a for-
me più pulite”.
Ha parlato di Kvyat. Siete stati sor-
presi di vederlo danneggiare l'ala
della sua Red Bull al primo giro con
la nuova scuderia a Jerez?
“Ha staccato l'ala, può capitare. Ho già visto
errori del genere anche da piloti molto più
esperti. Alcuni hanno picchiato nel giro di
formazione per arrivare in griglia. E' stato un
piccolo errore quello di Daniil, ma le sue pre-
stazioni durante la stagione saranno ottime,
e vedrete che il team sarà molto felice di lui”.
Pensa che possa infastidire Ricciar-
do?
“Daniel è molto più esperto, e questo per
lui sarà un gran vantaggio. Ma durante la
stagione, sono sicuro, ci sarà anche Daniil
a spingerlo”.
Qual è il suo pensiero sui test, dal
vostro punto di vista e da vedendo gli
avversari?
“Il risultato è che la Mercedes è sempre
davanti, ma la Ferrari ha recuperato e cre-
do che anche la Red Bull abbia fatto un
grande passo avanti. Spero che il campio-
nato si decida all'ultima gara tra team dif-
ferenti, non solo tra i piloti Mercedes”.
In termini di prestazioni, direbbe
che i motori Renault sono ancora il
vostro tallone d'Achille?
“La Renault ha lavorato duramente duran-
te l'inverno. Siamo riusciti a fare addirittu-
ra 94 giri il primo giorno a Barcellona. E'
un buon numero che mostra l'affidabilità
della power unit. Mi aspetto che si faccia-
no altri passi in avanti nei prossimi mesi,
poi si vedrà come chiudere il gap verso
Mercedes e Ferrari. Penso che alla fine ci
arriveremo, ma per ora la Mercedes ha
girato con tanta benzina: non hanno
mostrato il loro potenziale. Probabilmente
dovremo aspettare due o tre gare per ren-
derci conto della situazione”.
Qual è stata l'influenza di Mario