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FORMULA 1
Il caso
Stefano Semeraro
«La McLaren annuncia che pure in attesa dei test medici della
FIA di giovedì 26 marzo presso il circuito internazionale di
Sepang, Fernando Alonso ritornerà nell'abitacolo della sua
MP4-30 per il weekend del GP di Malesia». Tutto è bene,
dunque, ciò che finisce bene? Speriamo di sì, anche se a dire
il vero i dubbi, i sospetti, le preoccupazioni destate dall'inci-
dente di Alonso a Barcellona non sono stati del tutti cancel-
lati. Voci non confermate, ma neanche smentite in maniera
del tutto convincente, sulle reali cause dell'uscita di pista –
dal malore alla scossa elettrica, al cedimento meccanico –
continuano a circolare, ed è facile immaginare che a Sepang
tutti i colleghi dello spagnolo stiano chiedendogli in camera
caritatis cosa davvero è successo, cosa davvero si ricorda.
Questioni sensibili. Sulle quali un passaggio del comunicato
McLaren a dire il vero, come vedremo, apre un piccolo spira-
glio. O forse sparge l'ennesima cortina fumogena.
Il lato incoraggiante è che già dopo alcuni test sostenuti a
Cambridge i neurologi gli avevano dato il nullaosta per il ri-
torno in pista. Il doppio svenimento in pista, il risveglio agi-
tato, i due (o tre) giorni di amnesia in cui Fernando non
riusciva neppure a riconoscere le persone del team, paiono
definitivamente superati. «Sin da Barcellona Fernando ha se-
guito un rigoroso e specifico programma di allenamento»,
continua il comunicato McLaren, studiato e controllato da il-
lustri scienziati dello sport per garantire la sua sicurezza e il
ritorno in pista. Al McLaren Technology Centre la scorsa set-
timana ha incontrato i suoi ingegneri e guidato al simulatore
in modo da essere aggiornato sugli ultimi sviluppi della MP4-
30».
Ed ecco il passaggio interessante: «Come parte del pro-
gramma ha discusso con gli ingegneri dell'incidente e analiz-
zato i dati complessivi che sono stati condivisi con la FIA.
Anche se niente di evidente è emerso dalla telemetria, e nep-
pure dalla successiva ricostruzione in laboratorio, Fernando
ricorda una sensazione di 'pesantezza' nello sterzo prima del-
l'incidente. Di conseguenza il team ha deciso di inserire un
ulteriore sensore per aumentare i dati da registrare. Fer-
nando è molto desideroso di tornare al volante e contribuire
in maniera sostanziale allo sforzo collettivo in comunione con
la Honda per migliorare le nostre prestazioni in pista».
Quello sterzo “pesante”, dunque, che cosa significa? E se
Alonso, come si era detto, lui stesso per primo, ha rimosso
l'incidente, come fa a ricordarsi quel particolare? Siamo da-
vanti ad un indizio o a un tentativo educato di depistaggio?
Difficile rispondere. Di certo c'è solo che Alonso a Sepang ri-
troverà una McLaren in crisi, per nulla competitiva e ulterior-
mente azzoppata dal motore rotto da Kevin Magnussen in
Australia che lo costringerà a correre con sole tre power unit
nel resto della stagione. E questo, probabilmente, Alonso
avrebbe preferito dimenticarselo del tutto.