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Quanta invidia! Vorrei essere al posto loro! Davvero darei in

cambio tutta la mia esperienza lavorativa, tutti i premi, tutte le

14 vittorie alla 500 Miglia di Indianapolis, per essere giovane

con loro. In qualche modo spero che molti giovani studenti di

ingegneria leggano questo mio passaggio perché l’occasione

di partecipare alla Formula SAE è gratuita, arriva e passa una

volta sola nella vita e vale più di tanti Master a pagamento o ti-

rocini occasionali.

La responsabilità dell’industria

nell’educazione dei giovani ingegneri

Da sei anni l’evento italiano è organizzato presso il circuito di

Varano de’ Melegari con il forte sostegno, gratuito e volonta-

rio di tecnici Dallara, con funzione di giudici e verificatori; nel

mio caso particolare, io svolgo il servizio di responsabile del-

l’evento “Design” che valuta e premia la progettazione.

Negli anni mi capita spesso di osservare i ragazzi e di rimanere

colpito da alcuni di loro e l’anno scorso la mia attenzione è

stata catturata dai ragazzi della squadra di Malta: di loro mi

hanno impressionato la buona organizzazione al debutto, come

hanno superato le difficoltà da una patria lontana, le limitate ri-

sorse economiche, il grande spirito di corpo, la dignità, la disci-

plina che si sono tradotti in un brillante risultato finale nella

parte alta della classifica pur con un amaro risultato nella prova

di durata. Subito dopo l’evento li ho contattati e con mia sor-

presa ho scoperto che presso il corso di Ingegneria Meccanica

della loro università non sono previsti corsi di dinamica del vei-

colo.

Da lì il passo è stato breve e naturale ed ho offerto loro gratui-

tamente una settimana del mio tempo per svolgere a Malta un

corso intensivo in questa materia: trenta ore di lezione in una

settimana non sono poche ma i ragazzi non hanno mai ceduto

nell’attenzione e nell’interesse.

A Malta per insegnare: ma soprattutto

per imparare molto…

L’esperienza a Malta per me è stata intensa e fantastica: di

fronte a me c’erano ragazzi molto preparati, determinati e ben

guidati dai loro professori nelle discipline di base tanto che al-

cuni di loro già sono stati ammessi a

partecipare dal prossimo Settem-

bre il Master in Motorsport presso

l’Imperial College o l’università di

Cranfield.

Durante l’evento SAE 2014 i ragazzi

di Malta sono stati esemplari: timo-

rosi ma senza paura di fare brutta fi-

gura, si sono confrontati al meglio

con il mondo esterno, ben consape-

voli dei propri mezzi e dei propri li-

miti, con aspettative realistiche ma

impegnative e sono convinto che

grazie al mio corso intensivo in di-

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CUORE DA CORSA

F.SAE

namica del veicolo torneranno a Varano nel 2015 con risultati

ancora migliori.

A lungo termine, terminati gli studi e rientrati in patria dalle

esperienze all’estero, saranno il lievito per alimentare lo svi-

luppo della locale industria automobilistica e trasferiranno i me-

todi e le conoscenze acquisite a chi studierà e lavorerà dopo di

loro: è molto interessante osservare le dinamiche di tale fer-

mento in un “mini-mondo” come Malta perché nel piccolo è

più facile comprendere le dinamiche

di una intera comunità.

Mi auguro che altri giudici della For-

mula SAE offrano una simile opportu-

nità nei campi dei motori, della

trasmissione, dei penumatici, della co-

struzione di telai e carrozzerie agli

studenti che meritano e che si impe-

gnano, siano essi in India, in Iran, in

Israele e innanzitutto in Italia.

Un grazie di cuore ai ragazzi di Malta,

che hanno rinnovato in me la passione

e risvegliato il senso del mio lavoro

quotidiano. Loro non lo sanno, ma mi

hanno insegnato molto!