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Stefano Semeraro
Nel giorno del trionfo di Vettel e della Ferrari Kimi Raikko-
nen è un capitolo dolce e amaro. Dolce perché in Malesia
si è avuta la conferma che il finlandese è un pilota ritrovato,
finalmente a suo agio con una vettura che risponde alle sue
esigenze di attaccante nato. Amaro perché come in Austra-
lia sono state circostanze esterne a rovinare – stavolta in
parte – una gara che avrebbe potuto essere leggendaria
per il team, e forse riportare Raikkonen sul podio accanto
al suo amico Sebastian. Sia a Melbourne, con la collabora-
zione di Carlos Sainz jr, sia a Sepang la costante negativa è
stata rappresentata da Felipe Nasr. Anche stavolta il brasi-
liano ha commesso un errore e a rimetterci è stato sempre
Kimi, che si è ritrovato con una gomma squarciata dall'ir-
ruenza di Nasr e ha dovuto completare un intero giro di
pista in quelle condizioni, danneggiando anche il fondo,
prima di rientrare ai box per cambiarla. Ripartito dal basso
però Raikkonen ha combattuto come un leone, finendo
quarto, a ridosso dei migliori. Senza mai perdersi d'animo.
«Sono partito molto male – ha ammesso con la solita since-
rità – ho patinato e alla prima curva non mi sono trovato al
posto giusto, così ho perso alcune posizioni. Ne ho ricon-
quistate alcune qualche curva dopo, poi è arrivata la fora-
tura e ho dovuto rientrare ai box. Per fortuna c'è stata la sa-
fety car che ci ha aiutato, ma in complesso siamo stati sfor-
tunati. Quando capitano cose del genere non c'è molto che
puoi fare. Per il team è stato un weekend positivo, con la
vittoria di Sebastian, io avrei potuto fare meglio ma visto
quello che è successo abbiamo raccolto il massimo».
James Allison, direttore tecnico della Rossa, ha ammesso
che il fondo della vettura di Raikkonen è stato danneggiato.
«Non è stato un danno enorme, alla fine era il quarto più ve-
loce in pista, però quella è una zona aerodinamica molto
delicata e alla fine le sue gomme si sono degradate più di
quelle di Sebastian, perché poteva godere di un minore ca-
rico aerodinamico. E' stato bravo a risalire la griglia». An-
cora più deciso nei complimenti Maurizio Arrivabene, che
pure con il finlandese aveva avuto un momento di tensione
durante le qualifiche, quando per un errore di valutazione
del muretto Raikkonen era finito fuori dal Q3. «Kimi ha di-
mostrato ancora una volta di essere un pilota fantastico.
Dopo le qualifiche a caldo ci eravamo trovati con pareri di-
versi, poi prima della gara ci siamo chiariti alla presenza
anche degli ingegneri. Non potrei immaginare di avere un
duo migliore di lui e Vettel». Prima o poi verrà anche il suo
giorno, ma la parola “poi” davanti a Raikkonen è meglio
non pronunciarla.
Grande gara
di Raikkonen
penalizzato
dal contatto
iniziale con Nasr