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ITALIANO RALLY

Anteprima

Cinquantasette o sessantadue non cambia niente. Sono solo

numeri che non aggiungono niente alla storia di una corsa che

ha fatto la storia del rallismo, che ha comunque un passato im-

portante. E un presente assai meno affascinante. A sottoline-

arlo sono altri numeri: per dire quelli delle prove speciali, dieci

in tutto, e soprattutto della loro lunghezza totale, scesa a cen-

tosessanta chilometri. Robetta, persino una ventina meno di

quelli che, undici anni fa, dodici mesi dopo che il Sanremo

aveva subito lo scippo della validità iridata, Renato Travaglia

aveva dovuto percorrere undici anni fa per avere il suo nome

dopo quello di Sébastien Loeb nell'albo d'oro. Così vogliono le

regole nelle quali gli inquilini del palazzo hanno imbrigliato un

campionato, quello italiano, che se mai lo è stato ha smesso

da una mezza vita di essere il più bello del globo. Anche se c'è

chi, per continuare a menarla con la storiella che la serie trico-

lore è l'ombelico del mondo, fa finta di non sapere che scelta

di Sébastien Chardonnet di esserne protagonista è poco più

che casuale. Direttamente legata alle difficoltà del francese,

primo nel 2013 in Wrc-3, di mettere insieme un budget per es-

sere presente a tempo pieno nel mondiale e favorita da un paio

di uomini di buon volontà.

Sia come sia, la presenza del ventiseienne nipote del grande

André con una top car è il valore aggiunto del Sanremo che va

a cominciare ed era lecito aspettarsi che gli fosse assegnato il

numero 1. Invece venerdì pomeriggio sarà il quarto a scendere

dalla pedana, dietro ad Alessandro Perico, a Stefano Albertini

e a Paolo Andreucci. Così hanno deciso quelli che fanno il bello

– e più spesso il brutto, nel mondo piccolo dell'automobilismo

da corsa verde-bianco-rosso in ossequio a un codicillo in base

al quale è l'ordine di partenza è stabilito in base alla classifica

dell'italiano. Anche, ma non solo: conta anche l'appartenenza

ai vari gruppi di priorità – ma solo quelli stabiliti dalla federa-

zione italiana – e così Nicola Caldani, terzo al Ciocco, partirà

dietro a Chardonnet e pure a Giandomenico Basso e a Um-

berto Scandola che dalla Garfagnana sono tornati a mani

vuote. Quando si dice dare i numeri...

ran.

Sébastien Chardonnet

impegnato nei test pre-gara