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Prokop quasi a podio ma
la Pirelli si merita di più
Quarto. A poco meno di sei minuti e mezzo da Kris Meeke, ma
quarto. Il rallista dell'est si posiziona appena sotto il podio e
offre alla Pirelli il miglior risultato in un appuntamento iridato
dell'ultimo anno e mezzo. Lo fa senza squilli, all'insegna del
“chi va piano, va sano e va lontano”. Raccattando due settimi,
due ottavi, due noni, due undicesimi, due dodicesimi e un de-
cimo tempo nelle undici prove speciali che tutto il gruppo è
riuscito a disputare. Niente di che, insomma. Non abbastanza
da far dimenticare le rasioiate inferte qui e là, con le “scarpe”
italiane, agli avversari da Robert Kubica. E l'assenza del po-
lacco si fa ancor più pesante. Forse anche fra gli uomini della
“Pilunga”, almeno fra quelli di loro poco o tanto frustrati dal
non avere nelle loro fila un pilota vero.
Martin
Prokop
Simone
Tempestini
Finisce con una capriola
l’avventira di Nalbandian
David Nalbandian è stato finalista a Wimbledon e numero 3 del
mondo (nel 2006), ma ha sempre amato più i rally del tennis. Da
quando si è ritirato, un paio di anni fa, ha potuto dare sfogo alla
sua passione, ma nel rally di casa non gli è andata benissimo,
come si vede nella foto. Peccato, perché con la sua Chevrolet
Agile insieme con il co-pilota Daniel Stillo al momento dell’uscita
di pista il 33enne argentino era 24esimo assoluto.