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INDY 500
Anteprima
Tanti i possibili
outsider
Dopo i tre "superteam", l'altro lato della barricata vede aprire le
fila il KV Racing. Sebastien Bourdais sembra avere compiuto passi
da gigante nella comprensione delle insidie degli ovali, e pren-
derà via settimo. Più indietro Stefano Coletti, costretto a batta-
gliare per l'ultima fila. Il monegasco però ha a disposizione una
vettura stabile per poter affrontare passo dopo passo la prima
esperienza competitiva su un ovale. Ed Carpenter, che degli ovali
è un maestro, ci riproverà a Indy come punta principale del CFH
Racing. Il suo gruppo sarà tutto made in USA e presenterà al via
anche Josef Newgarden e JR Hildebrand. Chissà se quest'ultimo
riuscirà finalmente a cancellare dalla testa l'errore all'ultima curva
che nel 2011 lo privò del successo, e che gli ha da quel momento
condizionato la carriera. Anche Townsend Bell con il Dreyer&Rein-
bold Racing sarà temibile se in giornata, così come Graham Rahal.
Con uno staff di grande peso alle spalle e una nuova organizza-
zione che ha visto papà Bobby accomodarsi in tribuna, il talento
dell'Ohio dovrà bilanciare la propria aggressività con la necessa-
ria costanza. In prova sembrava essere ancora il migliore degli
"hondisti" ma ha pagato un problema al cambio in qualifica: riu-
scirà ad afferrare il treno in gara?
Mai sottovalutare
i veterani
Nonostante le difficoltà in qualifica, attenzione a non sottovalutare
chi, quando il gioco si fa duro, ha dimostrato di saper giocare. Lo
Schmidt Peterson Motorsports ha incontrato qualche problema
di velocità, in particolare col pilota di punta, James Hinchcliffe, e
anche gli altri team dei veterani, l'AJ Foyt Racing ed il Bryan Herta
Autosport, hanno stentato. La gara, come si dice in America, è
però un "animale differente", e già in passato non sono mancati
i colpi di scena. Qualcuno intanto la sua vittoria l'ha già portata a
casa. James Davison, costretto a cedere il volante a Tristan Vau-
tier in qualifica e a dover partire ultimo per un concomitante im-
pegno nel GT, si è riscattato regalando alla Nissan il primo
successo nel Gran Turismo USA. Potrebbe essere lui, più che
Pippa Mann e Carlos Huertas, la "punta" del Dale Coyne Racing.
Il rookie
Stefano Coletti
Tristan VAutier ha qualificato
in ultima posizione la vettura che tra due domenica
sarà portata in gara da James Davison
La prima fila della Indy 500:
Pagenud, Power e il poleman Dixon