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V8 SUPERCARS
Il punto
Silvano Taormina
Sarà l'anno della Ford? Sicuramente è ancora presto per dirlo,
ma da quanto emerso nei primi quattro appuntamenti del V8
Supercars, le premesse ci sono tutte. Nonostante le difficoltà
riscontrate nei test prestagionali di Eastern Creek e un inizio un
po' in sordina, le Falcon stanno dimostrando di avere il passo
dei leader e di poter ambire a quel titolo che manca dal 2010.
Un titolo da strappare ai rivali storici della Holden, un po' meno
in palla rispetto agli ultimi anni, ma sempre pronti a graffiare.
Va forte Mark Winterbottom, l'attuale leader del campionato,
che dalla sua parte ha non solo la velocità, ma soprattutto
l'esperienza e una padronanza del mezzo che a fine anno po-
trebbero rivelarsi l'arma vincente. Va forte anche Chaz Mostert
che, nonostante la freschezza dei suoi ventitré anni, ha già rag-
giunto traguardi importanti e ha tutte le carte in regola per
puntare in alto. Vanno forte anche le seconde linee come David
Reynolds, Scott Pye e Andre Heimgartner, sempre più spesso
frequentatori delle zone alte della classifica nonostante non
godano di un mezzo ufficiale. E pensare che la Ford si sta pro-
gressivamente distaccando dal programma V8 Supercars, la-
sciando le Falcon nelle mani della Prodrive che dal prossimo
anno potrebbe ritrovarsi a svilupparle e gestirle in maniera
completamente indipendente.
Holden in forma
ma senza un leader
Capitolo Holden. Il costruttore australiano appartenente alla
General Motors è sempre il punto di riferimento della catego-
ria, ma se in questo inizio di stagione si ritrova ad inseguire le
Ford è perché fatica ad individuare un proprio leader. I primi
due round stagionali di Adelaide e Symmons Plains, con le Fal-
con non ancora al top, lasciavano presagire un’altra annata al-
l'insegna delle Commodore. Sul cittadino del South Australia
l'esacampione Whincup ha inaugurato la stagione con un suc-
cesso, imitato poco dopo dal sempre concreto Fabian Coul-
thard nonostante militi in un team privato quale il BJR. Il giorno
dopo è toccato a James Courtney, leader al termine della
tappa inaugurale. Il buon momento della Holden è proseguito
in Tasmania, con la doppietta messa a segno da Craig Low-
ndes al sabato e il nuovo trionfo nella gara lunga di Whincup.
Da Perth in poi sono emersi Winterbottom e Mostert, bravi
dettare il passo, mentre i piloti Holden si alternavano di tanto
in tanto sul podio. I quattro successi di Winterbottom negli ul-
timi due appuntamenti, che hanno fatto seguito al poker nella
prova extra-campionato di Albert Park, lo hanno issato peren-
toriamente in cima alla classifica al termine di questo primo
scorcio di stagione. Diversamente l'ottavo posto di Mostert
non rende pienamente merito del suo rendimento, a volte mor-
tificato da errori banali come quello che gli è costato la se-
conda vittoria a Darwin.
Mercedes in crescita
Nissan e Volvo arrancano
La sorpresa dell'anno potrebbe essere rappresentata dalle
Mercedes dell'Erebus Motorsport che, nonostante stia proce-
dendo in maniera prevalentemente autonoma rinunciando a
parte del supporto della HWA di Stoccarda, si affaccia sempre
più spesso in top-five. Il processo di crescita da inizio stagione,
quando le E63 AMG arrancavano a fondo gruppo, è vertigi-
noso. Will Davison, da professionista qual è, si sta facendo ca-
rico dello sviluppo e a Perth è riuscito a cogliere un insperato
quanto meritato successo. Non male il rendimento del rookie
Ash Walsh, in più di un’occasione davanti al ben più esperto
team-mate. Non stanno rispettando le promesse le Nissan Al-
tima del Kelly Racing, sicuramente migliorate rispetto allo
scorso anno grazie al supporto della Nismo, ma ancora lontane
dal salto di qualità paventato ad inizio stagione. Qualche
sprazzo di competitività lo hanno messo in campo Michael Ca-
ruso e Rick Kelly, a podio nella recente prova di Darwin, men-
tre James Moffat e Todd Kelly non sono andati oltre qualche
piazzamento in top-ten. Stanno faticando, e non poco, le Volvo
S60 del Polestar GRM, continuamente afflitte da problemi di
varia natura e lontane anni luce dalle prestazioni del 2014. Scott
McLaughlin, in più di occasione competitivo sul giro singolo,
fatica a portare a termine le gare. Urge un immediata inver-
sione di rotta, in particolar modo in previsione delle gare di du-
rata.