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liani di trovare uno sbocco in Giappone?
"La possibilità c'è, in particolare se si viene messi alla prova nei
test e si va bene. Ma restare è tutto un altro discorso: quando
si arriva alla prima gara saltano fuori tutte le grandissime diffi-
coltà del campionato. Inoltre, la nuova generazione di piloti
giapponesi è cresciuta bene, hanno fatto tutti tantissimi chilo-
metri su quei circuiti. Hanno alle spalle programmi molto im-
portanti che li preparano anche mentalmente: il giapponese
che va forte e poi magari va a muro da solo ormai non lo trovi
più."
Tra i giovani piloti vedi qualche potenziale... pericolo?
"Nel team Kondo, con la Nissan, c'è Daiki Sasaki che va fortis-
simo. E' giovane e ha la scuola giusta. In kart ha vinto tanto e
al volante fa paura, ha un livello altissimo tanto che corre an-
cora in kart ogni tanto, quando ha tempo, con ottimi risultati.
In più è ancora pilota dello sviluppo Bridgestone ed è sempre,
sempre in pista."
Come vedi la prossima gara a Buriram? Lo scorso anno ave-
vate faticato...
"Sì ma c'è stato anche un discorso di restrittore... siccome que-
ste nuove vetture hanno limitate possibilità di portare zavorra,
i primi 50 chili accumulati, pari a 25 punti, vengono sostituiti
da una brida che toglie circa 40 cavalli. E poi col peso si ag-
giunge l'eventuale differenza. L'anno scorso, ci siamo presen-
tati a Buriram col restrittore piccolo e come velocità
perdevamo molto. Andando da soli, in qualifica, eravamo stati
terzi e migliori tra i team nella stessa condizione. Mentre per la
gara, già dall'inizio ero preoccupato dal rettilineo, ed è stata
durissima. Quest'anno invece avremo sì il peso per i punti.
Niente incubi per la partenza - l'anno scorso pensavo solo a
quello! E spero di far bene su uno dei miei circuiti preferiti
come layout e come atmosfera generali."
Il Super GT sembra non conoscere crisi, in particolare come
pubblico. Qual è il segreto?
"E' vero, c'è veramente tanta gente. D'altronde, i costruttori in-
vestono e c'è tanta promozione. Di conseguenza, gli appassio-
nati rispondono in gran numero. Ci sono tanti eventi
extra-corsa che attirano gli spettatori, come per esempio i giri
in pullman con le vetture che passano attorno, ma gli esempi
sono tanti. Per esempio, oltre alle pit-walk si fanno anche le
kids-walk, in cui i bambini possono conoscere i piloti, appas-
sionandosi allo sport. Poi, lo spettacolo è notevole, anche gra-
zie le due classi in pista, e alla ricerca sulle gomme provoca
ogni tanto delle sorprese. Succede sempre qualcosa in pista e
si sta lì fino alla fine!"