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GP CANADA
McLaren
Alonso fa
tenerezza
Prima il tentativo di resistere alla Ferrari di Vettel che era
in pieno recupero, poi l’ordine di non consumare inutilmente
carburante che lo ha mandato su tutte le furie, infine il ritiro.
Lo spagnolo sarà anche il pilota più pagato del paddock
e sarà anche contento di non lottare per il terzo posto con la Rossa,
ma la situazione che sta vivendo è terrificante.
Anche Button non ha visto il traguardo in un GP tormentatissimo
Massimo Costa
Sette gare, zero punti. Tre ritiri consecutivi, l’uscita del
tunnel che ancora non si vede. Fernando Alonso sarà
anche il pilota più pagato del paddock con i 35 milioni
gentilmente concessi dalla Honda, sarà anche stato
stufo di lottare per un terzo posto con la Ferrari, sarà
anche stato voglioso di intraprendere una nuova av-
ventura, ma giunti a questo punto del campionato, il
fallimento è davanti ai suoi occhi. Il suo obiettivo è
quello di finire un Gran Premio e di centrare almeno il
decimo posto, non c’è che dire, un vero salto di qua-
lità. Alonso non è mai stato in gara a Montreal e come
già accaduto in precedenza, un improvviso calo di po-
tenza ha messo fine alla sua via crucis.
Le urla di Alonso
via radio…
Ha fatto molta tenerezza lo spagnolo quando ha
visto negli specchietti la sagoma della Ferrari di Se-
bastian Vettel. Il tedesco stava recuperando dopo es-
sere partito dal fondo e Alonso ha ritrovato un po’
della verve antica cercando di mettergli i bastoni tra
le ruote. A Vettel sarà scappato da ridere mentre il
Fernando furioso voleva mostrargli che per superarlo
avrebbe dovuto impegnarsi non poco. Poi, gli è arri-
vato l’ordine dai box di rallentare, di pensare al con-
sumo della benzina anziché ingaggiare combatti-
menti con monoposto il triplo più veloce. Una vera
offesa per Alonso che ha ripetuto via radio che non
voleva farlo, non voleva alzare il piede. Insomma, una
domenica terribile.
Weekend terribile
per un triste Button
Anche per Jenson Button, costretto a partire ultimo
per il cambio del motore nonché effettuare un drive
through immediato per ulteriore penalità in quanto si
trattava della quinta power unit montata. Salvo poi ri-
tirarsi nel finale. Pure per Button il problema del con-
sumo è stato prioritario. I punti conquistati a Monaco
avevano illuso la McLaren e la Honda, ma lo avevamo
scritto che la vera prova del nove sarebbe stata a
Montreal, pista veloce e non lenta come quella del
Principato dove l’affidabilità si salva. Il risultato finale
è stato drammatico, sportivamente parlando, per
tutti. Button dopo la Spagna aveva detto che sa-
rebbe stato impossibile prendere punti, cosa invece
avvenuta subito dopo a Monaco, e per quelle parole
era stato ripreso da Ron Dennis. Ma Jenson ci aveva
visto più che giusto: in condizioni normali, la McLa-
ren-Honda non ha chance.